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Il lavoro di ricerca esamina il tema della pubblicità informativa professionale tramite e-mail, concentrandosi sugli aspetti giuridici e di marketing. Chi scrive sostiene che l'e-mail può essere uno strumento efficace e rispettoso dei principi deontologici per gli avvocati nell'esercizio del loro diritto/dovere di difesa costituzionalmente garantito.
La ricerca si basa principalmente sulla normativa italiana, ma include anche brevi confronti con altri Paesi europei. È strutturata in tre fasi:
Gli impedimenti all'invio di e-mail professionali.
La ricerca.
Gli argomenti a favore dell'invio di e-mail professionali.
Gli ostacoli identificati includono la deontologia forense, la tutela della privacy, l'accaparramento di clientela e la mancanza di promozione di nuove specializzazioni legali. Si ritiene che tali argomenti ostacolino l'esercizio della prestazione professionale sotto l'aspetto informativo, danneggiando i diritti fondamentali dell'individuo.
Per affrontare questi ostacoli, è stata condotta una ricerca focalizzata sui dirigenti scolastici come potenziali clienti:
La prima fase di ricerca ha rilevato la necessità di un supporto legale stragiudiziale per i dirigenti scolastici.
La seconda fase ha coinvolto un questionario rivolto ai dirigenti scolastici, confermando i risultati della fase precedente.
La terza fase ha analizzato 199 siti web di studi legali in Italia, evidenziando la prudenza con cui gli avvocati affrontano la pubblicità online.
Sulla base dei risultati, l'autore sostiene che l'e-mail marketing può essere considerato uno strumento legale per gli avvocati.