Sentenza giudiziaria:
All'imputata veniva contestata un'infedele dichiarazione comportante un'evasione di imposta sui redditi delle società pari ad € 297178,84 per aver indicato in dichiarazione per l'anno 2013 elementi passivi "inesistenti" per € 625990,00. In sede di dibattimento, dal controesame del funzionario dell'Agenzia delle Entrate che aveva eseguito la verifica emergeva che i costi indicati in dichiarazione erano stati effettivamente sostenuti dalla società (ed erano quindi esistenti), ma risultavano indeducibili a fini fiscali. La mera indeducibilità, che confermava la loro "esistenza", portava all'assoluzione dell'imputata.