Avvocato Alessandra Mirarchi a Roma

Alessandra Mirarchi

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Nuova convivenza e mancata cessazione dell’assegno divorzile

Scritto da: Alessandra Mirarchi - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

In via principale, giova rammentare che la legge in materia dispone che il diritto all’assegno venga meno solo nel caso in cui il beneficiario passi a nuove nozze.

Tuttavia, il principio di diritto espresso dalla più recente giurisprudenza, è basato sulla tesi secondo cui l’instaurazione da parte del coniuge divorziato di una comunità familiare, anche se di fatto, fa venire meno definitivamente ogni presupposto per la riconoscibilità dell’assegno divorzile a carico dell’ex coniuge.

Come noto, la “famiglia di fatto”, per annoverarsi tra le formazioni sociali tutelate dall’art. 2 Cost., deve presentare un certa grado di stabilità, e deve essere caratterizzata dall’abituale convivenza e dalla comunanza di vita e di interessi che, identificandola alla stregua di una comunità spirituale ed economica, e non solo affettiva, valgono a differenziarla da altre forme di rapporti precari ed instabili.

Tuttavia, sul punto, non può trascurarsi la recente quanto importante sentenza emessa  nel 2021 dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite.  

Secondo i giudici di legittimità, l’instaurazione della convivenza non comporta l’automatica perdita del diritto all’assegno. 

Bisogna, in effetti, ricordare che l’assegno ha una funzione composita: assistenziale e compensativa.

Viene meno la prima – perché «il nuovo legame, in presenza di prova dell’instaurarsi di tale stabile convivenza sotto il profilo della tutela assistenziale, si sostituisce al precedente»– ma non la seconda.       Infatti, la funzione compensativa è volta al riconoscimento del contributo fornito dal coniuge più debole alla formazione del patrimonio della famiglia e di quello personale dell’altro coniuge. 

Ne consegue che se il coniuge economicamente più debole ha sacrificato la propria esistenza lavorativa a favore della famiglia, è ingiusto che perda qualsiasi diritto alla compensazione per i sacrifici fatti solo perché si è ricostruito una vita affettiva.

Quanto sopra non significa però che l’instaurazione di una stabile convivenza non influisca in alcun modo sulla corresponsione dell’assegno, infatti, la creazione di una nuova famiglia può incidere sul riconoscimento del diritto all’assegno, sulla sua revisione e quantificazione, ma non ne determina la perdita automatica ed integrale.

In definitiva, la stabile convivenza di fatto fa venire meno il diritto alla componente assistenziale dell’assegno ma non a quella compensativa, purché il beneficiario fornisca une serie di prove, ad iniziare dal contributo offerto alla comunione familiare.

Pesa poi la dimostrazione di eventuali rinunce, concordate, di occasioni lavorative e di crescita professionale durante il matrimonio nell'interesse della famiglia. Ha un valore anche l'apporto dato alla realizzazione del patrimonio familiare e personale dell'ex coniuge.

Con la recente sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, pertanto, è stato cancellato qualunque automatismo tra nuova convivenza e perdita dell'assegno in favore del coniuge economicamente più debole. 

Il nuovo percorso di vita intrapreso con una terza persona, che sia accertato giudizialmente, incide sì sul diritto al riconoscimento dell'assegno di divorzio, sulla sua revisione o sulla sua quantificazione, ma non ne determina necessariamente la perdita integrale. 

Il coniuge economicamente più debole può, infatti conservare il diritto esclusivamente in funzione compensativa e non assistenziale.

Alla luce di quanto sopra, ogni caso merita una valutazione personale.

Nell’ambito della mia attività legale, sono state molteplici le vicende già affrontate in materia. 


Avv. Alessandra Mirarchi - Avvocato matrimonialista e civilista Patrocinante in Cassazione

Specializzata in: Diritto di famiglia, separazioni, divorzi e relativi assetti patrimoniali nella ricerca delle giuste condizioni di mantenimento e affidamento dei figli minori con assegnazione della casa coniugale. Mi occupo, altresì, con particolare interesse della tutela della famiglia al di fuori del matrimonio e dei figli nati da convivenza more uxorio, Contenzioso civile, contrattualistica, locazioni, condominio, sanzioni amministrative, sinistri , recupero crediti, pignoramenti. Lo Studio non espleta gratuito patrocinio.




Alessandra Mirarchi

Esperienza


Diritto civile

Esperienza concreta e costante nel settore civile. L’area del Diritto Civile rappresenta quella ove il mio Studio ha acquisito professionalità ed eccellenza, grazie all’esperienza maturata. Contrattualistica, locazioni, condominio, recupero crediti


Diritto di famiglia

Da oltre 18 anni, seguo separazioni e divorzi di ogni tipo, a partire dalle coppie con figli che non riescono più a convivere, fino ad arrivare ai casi più complessi di tradimento e di violenza familiare. La terminazione del rapporto coniugale comporta punti critici che mi trovo spesso ad affrontare, quali ad esempio l’affidamento e le questioni patrimoniali. Fornisco assistenza per separazioni oltre che per il divorzio congiunto o giudiziale, qualora non si riuscisse ad ottenere un accordo condiviso. In fase di separazione e divorzio, ritengo il Cliente meriti di essere tutelato appieno soprattutto per il momento delicato che vive


Unioni civili

Nell'ambito del mio lavoro, ho spesso affrontato questioni legate alle unioni civili. In applicazione della legge, ho prestato assistenza legale a coppie dello stesso sesso interessate a stipulare le unioni civili e alle coppie conviventi, a prescindere dal sesso dei loro componenti, di regolare formalmente la loro convivenza da un punto di vista economico


Altre categorie:

Divorzio, Separazione, Matrimonio, Affidamento, Tutela dei minori, Recupero crediti, Locazioni, Sfratto, Multe e contravvenzioni, Pignoramento, Diritto tributario, Mediazione, Domiciliazioni, Ricorso al TAR, Eredità e successioni, Adozione, Incapacità giuridica, Fallimento e proc. concorsuali, Contratti, Diritto del lavoro, Licenziamento, Previdenza, Immigrazione e cittadinanza, Diritto condominiale, Cassazione.


Referenze

Pubblicazione legale

Pignoramento

Pubblicato su IUSTLAB

Il pignoramento rappresenta l’inizio vero e proprio dell’esecuzione forzata diretta al recupero forzoso di un credito rimasto impagato. Con detta procedura, il creditore vincola beni del debitore per esercitare un diritto di rimborso di un credito insoluto con il fine specifico di ottenere un risultato equivalente a quello che si perverrebbe in caso di adempimento spontaneo del debitore , a mezzo della sottrazione coattiva di beni in suo possesso al fine di trasformarli in denaro da destinare alla soddisfazione dei creditori . Esistono tre forme di pignoramento: Immobiliare, se ha per oggetto beni immobili; Mobiliare, se ha per oggetto beni di valore come arredamento, quadri, tappeti, auto, ecc ; Presso terzi, se ha per oggetto crediti o beni del debitore che sono nella disponibilità di terzi. Sulla base delle mia esperienza maturata negli anni, consiglio sempre al Cliente la tipologia di pignoramento da instaurare e avvio detta procedura, da ritenersi estremamente delicata, con tempismo proprio al fine di evitare che il credito possa restare insoddisfatto. Laddove, invece, soggetto interessato alla difesa è colui che subisce il pignoramento, mi occupo del debitore che merita tutela per i c.d. vizi o scadenza dei termini processuali di cui è affetto il pignoramento ricevuto.

Titolo professionale

Amministratore di sostegno

Ordine Avvocati Roma - 3/2022

Previo corso e successivo colloquio finale brillantemente superato, la scrivente sarà ufficialmente inserita nella lista di amministratore di sostegno del Tribunale di Roma, lista che è stata riservata solo a coloro che hanno superato detto esame.

Titolo professionale

Corso di diritto fallimentare

Ordine Avvocati Roma - 1/2006

Il Corso è stato un approfondimento importante. All'esito e nel tempo, ho maturato una significativa esperienza nel campo del diritto fallimentare e, più in generale, nella gestione della crisi d’impresa, offrendo consulenza alle aziende debitrici tanto nella fase preventiva di analisi e di individuazione della procedura migliore per la gestione dell’insolvenza, quanto in quella contenziosa di ammissione e gestione delle diverse procedure concorsuali. Assisto, la clientela nelle procedure di ammissione al passivo e nella eventuale fase di opposizione allo stato passivo.

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