Avvocato Alessandro Ceci a Roma

Alessandro Ceci

Avvocato civilista a Roma


Informazioni generali

Sono l'Avv. Alessandro Ceci, co-fondatore dello Studio Nomos Law Firm con sede in Roma. Svolgo la professione in ambito civilistico, rivolgendo la mia attenzione principalmente alla aree del diritto di famiglia, del diritto del lavoro e della responsabilità professionale medica. Ho seguito numerosi casi di separazioni e divorzi, anche molto conflittuali e complesse questioni risarcitorie contro Enti ospedalieri. Lo Studio si avvale della collaborazione di professionisti esterni (psicologi, medici legali, consulenti del lavoro etc.) che lavorano in sinergia al fine di offrire una tutela globale ai propri Assistiti.

Esperienza


Diritto civile

I molti anni di perfezionamento post-lauream - dapprima con la Scuola di specializzazione per le professioni legali e successivamente con la Scuola di alta formazione giuridica IQ tenuta dal Dott. Bellomo - mi hanno consentito di approfondire a livello teorico molti aspetti dell'ordinamento giuridico civilistico e di sviluppare una spiccata capacità di collegamento tra i diversi istituti (non solo di matrice civile), poi testata con successo nella pratica giudiziaria quotidiana.


Separazione

Sono numerose le separazioni che ho seguito negli anni, da quelle apparentemente semplici a quelle complesse e conflittuali. In questo ambito ho sviluppato skills di mediazione e negoziazione necessarie per il raggiungimento di un accordo tra i coniugi. In questi casi - oltre alla tutela degli interessi dei miei Assistiti - il mio focus è anche il benessere psicologico dei figli.


Divorzio

In ragione dei numerosi divorzi affrontati nel corso degli anni ho sviluppato una profonda capacità di ascolto delle esigenze degli Assistiti, soprattutto nelle fasi iniziali dell'iter spesso caratterizzate da un altissimo grado di conflittualità. In virtù di ciò sono riuscito a risolvere questioni assai complesse, come quelle legate alla proprietà dell'immobile coniugale di sovente oggetto di disputa tra i divorziandi.


Altre categorie:

Malasanità e responsabilità medica, Diritto del lavoro, Proprietà intellettuale, Incidenti stradali, Risarcimento danni.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Risarcimento per diffamazione a mezzo stampa on line: riconosciuti 15.000 € a titolo di danno non patrimoniale

Sentenza n. 2130/2023 - Tribunale Ordinario di Velletri

Il Tribunale Ordinario di Velletri con la sentenza n. 2130/2023 ha condannato la società editrice di una testata giornalistica online a pagare in favore di un nostro Assistito la somma di € 15.000 a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale per diffamazione a mezzo stampa. I fatti in breve: a seguito della pubblicazione online e della successiva condivisione sul profilo Facebook di un articolo di cronaca da parte di una testata giornalistica locale, il nostro Assistito riteneva di essere stato diffamato. L’autore dell’articolo, infatti, aveva surrettiziamente ricondotto una operazione di Polizia (effettivamente verificatasi) alla su attività commerciale, ingenerando tra la platea dei lettori l’errata convinzione che all’interno del suo locale fosse stato rinvenuto cibo scaduto e deteriorato. Invero la sua attività commerciale era rimasta completamente estranea alla vicenda. La questione prospettata era assai complessa, posto che l’autore dell’articolo non aveva ricondotto in maniera diretta la vicenda di cronaca all’attività commerciale, ma erano stati operati solo dei riferimenti indiretti. Ciononostante, a seguito di una lunga e articolata istruttoria, è stata dimostrata la natura diffamatoria dell’articolo e per tale via il Giudice ha condannato la società editrice della testata giornalistica a pagare in favore del nostro Assistito la complessiva somma pari ad € 15.000 a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale subito a causa della lesione del suo onore e della sua reputazione.

Pubblicazione legale

Aggiungi un posto a tavola: il contraddittorio delle Assicurazioni nei giudizi di responsabilità medica

In questo contributo si analizzano le lacune legislative intrinseche alla novella legislativa apportata dalla Legge "Gelli-Bianco" in materia di responsabilità medica, con particolare riferimento all'estensione del contraddittorio alle Società di assicurazioni.

Sentenza giudiziaria

Vinta causa di lavoro per 25.000 € e condannato per responsabilità processuale aggravata il datore di lavoro.

Sentenza n. 1246/2021

A seguito dell'ottenimento di un decreto ingiuntivo per retribuzioni non corrisposte, la Società datrice di lavoro avanzava opposizione. Nel successivo giudizio a cognizione piena, il Giudice del lavoro investito della questione ha rigettato l'opposizione, confermando il decreto ingiuntivo emesso e condannando altresì - dietro mia esplicita richiesta - la datrice di lavoro per responsabilità processuale aggravata per aver proposto un giudizio totalmente infondato.

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Lo studio

Nomos Law Firm
Piazza Dell'alberone, 20
Roma (RM)

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