Sentenza giudiziaria:
Presentazione ricorso al Tribunale per chiedere la dichiarazione di nullità del matrimonio contratto, deducendo di aver prestato il consenso sotto grave timore, derivante da pressioni familiari e sociali.
Il punto centrale era stabilire se le pressioni esercitate dai familiari potessero configurare un vizio del consenso ai sensi dei canoni 1095–1103 del Codice di Diritto Canonico, con particolare riferimento al can. 1103, che riguarda il timore grave indotto ingiustamente da altri.
Il Tribunale ecclesiastico diocesano accoglieva la domanda, dichiarando nullo il matrimonio.
La sentenza veniva poi confermata in seconda istanza, consentendo al ricorrente la piena libertà di stato.