Affidamento Animali da affezzione

Scritto da: Alessia Zitelli -




Pubblicazione legale: Nell’Ordinamento italiano, il mantenimento degli animali da affezione in caso di separazione o divorzio è una questione che non ha ancora una regolamentazione specifica. Tuttavia, la Giurisprudenza sta iniziando a considerare il benessere dell'animale come un criterio guida da seguire, in analogia con l'affidamento dei figli. In questa “vacatio legis” alcuni Giudici di merito hanno stabilito che se manca l’accordo tra i coniugi, il giudice della separazione può disporre l’assegnazione dell’animale domestico in via esclusiva alla parte che assicuri il miglior sviluppo possibile dell’identità del cane. Principali aspetti da considerare: Affidamento degli animali domestici: In caso di separazione o divorzio, in assenza di accordo tra le parti, i giudici possono decidere sull'affidamento dell'animale da compagnia considerando il benessere dell'animale e il legame affettivo con i coniugi. Spese di mantenimento: Se l'animale viene affidato a uno dei due coniugi, l'altro potrebbe essere obbligato a contribuire alle spese veterinarie e di mantenimento, in modo simile all’assegno di mantenimento per i figli. Accordi tra le parti: I coniugi possono trovare un accordo privato sull'affidamento e le spese dell'animale, che può essere omologato dal giudice. Non ci sono riferimenti espliciti nel Codice Civile, ma in alcune sentenze i Giudici hanno fatto riferimento al principio del benessere animale, trattando gli animali non più come "beni mobili", ma come esseri senzienti.

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Alessia Zitelli

Avvocato Civilista




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