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Intelligenza Artificiale, studi legali a caccia di esperti

Scritto da: Alessio Chiabotto - Italia Oggi Sette




Pubblicazione legale: Nel settore degli studi legali, come peraltro nella quasi totalità degli ambiti produttivi, si registra una crescente attenzione da parte degli operatori verso le implicazioni derivanti dall’emersione e dall’impiego di sistemi di intelligenza artificiale (ivi intesa nell’accezione di cui all’art. 3 della proposta di Regolamento UE sull’intelligenza artificiale). Del resto, la proliferazione di convegni che affrontano, a vario titolo, il tema rappresenta la cartina di tornasole della indubbia popolarità di cui esso attualmente gode. Allo stato, le applicazioni dell’intelligenza artificiale all’ambito legale svolgono un ruolo di aiuto o supporto al giurista, restando sullo sfondo ogni ipotesi di conferire alla tecnologia un ruolo sostitutivo del fattore umano. Lo stato dell’arte annovera un ampio e diversificato catalogo di applicazioni pratiche al settore legale quali, a titolo esemplificativo, la costruzione di modelli interpretativi delle norme vigenti, la realizzazione di modelli predittivi degli orientamenti giurisprudenziali su basi statistiche dei precedenti (modello “Predictive” francese), di modelli di giustizia predittiva (progetto italiano che vede coinvolte la Corte d’Appello di Brescia, il Tribunale di Brescia e l’Università di Brescia) nonché di elaborazione e comprensione del linguaggio giuridico (sempre in Italia, si segnala l’accordo di collaborazione tra il CED della Corte di Cassazione e la Scuola universitaria superiore di Pavia).

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Pubblicato da:


Alessio Chiabotto

Avvocato