Pubblicazione legale:
L’elaborato tratta dell’operatività dei principi di proporzionalità e adeguatezza in relazione alle misure cautelari reali.
Come noto, tali principi sono sanciti dall’art. 275 c.p.p. in relazione ai provvedimenti de libertate: essi devono orientare la scelta del giudice nel caso concreto, in modo da rendere l’azione cautelare compatibile con il dettato costituzionale e convenzionale.
In assenza di un’analoga previsione legislativa a quella dell’art. 275 c.p.p., dottrina e giurisprudenza si sono interrogate in quale modo, e attraverso quale iter logico-giuridico, i principi di proporzionalità e adeguatezza devono trovare applicazione anche in relazione ai sequestri reali.
Sul punto, l’operatività di tali principi è stata recuperata dalla giurisprudenza di legittimità, imponendo al giudice una valutazione cautelare sulla possibilità di soddisfare i pericula del caso concreto con la misura meno afflittiva possibile per il destinatario del provvedimento.
L’elaborato analizza, infine, il rapporto di proporzionalità che dovrebbe sussistere tra il valore dei beni oggetto del sequestro conservativo ex art. 316 c.p.p. e l’entità dei crediti da garantire.
Fonte: Filo Diritto - leggi l'articolo