Pubblicazione legale:
La risposta
è negativa ma…..
La Corte di
Cassazione è tornata, recentemente, a riaffermare il principio secondo il quale
l’ostentazione dei rapporti amorosi con altri parteners, accompagnata dal disprezzo per il compagno/a col quale
vi è uno stabile rapporto di convivenza, può integrare reato.
Maltrattamenti in
famiglia
In assenza
di un vero e proprio obbligo di fedeltà tra conviventi viene, comunque,
riconosciuto un obbligo di rispetto reciproco che è da intendersi violato se
uno dei due conviventi viene umiliato pubblicamente. Infatti, l’ostentata
frequentazione con altre persone può essere una forma di violenza ed ingiuria
di per sé stessa e, come tale, può integrare gli estremi del reato di maltrattamenti
in famiglia.
Principio
che viene a modificare l’interpretazione della legge sulle unioni civili che,
non prevedendo l’obbligo di fedeltà, lascerebbe libero campo alla rottura del
rapporto in qualunque momento senza conseguenze. Non sempre è così, dunque.
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