Molti genitori si trovano nella complicata situazione, conseguente alla
separazione o allo scioglimento della famiglia di fatto, di affrontare
l' ulteriore difficoltà di vivere in luoghi tra essi lontani.
Sorge , quindi, il dubbio se sia possibile, proprio per via della
distanza che li separa, ottenere l’affidamento esclusivo del figlio in
capo al genitore presso il quale il figlio vive prevalentemente.
Ebbene, l’art. 337 ter del Codice civile stabilisce che si debba,
prioritariamente, valutare la possibilità che i figli restino affidati
ad entrambi i genitori.
Questo principio tutela il diritto dei minori a mantenere un rapporto
equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori e di ricevere cura,
educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi.
Nulla quaestio se i coniugi della disciolta famiglia trovino un accordo
che sia rispettoso di tale principio; qualora, invece, una formula
condivisa non sia praticabile, la soluzione, che non potrà che essere
giudiziale. Il Giudice, nella propria valutazione, dovrà tenere conto
esclusivamente dell’interesse morale e materiale dei figli, perchè è
proprio per tutelare questo interesse che la Legge predilige
l’affidamento ad entrambi i genitori.
Ma se i genitori abitano a notevole distanza l’uno dall’altro? È
possibile, solo per questo motivo, ottenere che uno dei due abbia
l’affidamento esclusivo del figlio? La risposta è negativa.
L’affidamento riguarda principalmente l’attribuzione ai genitori del
potere di prendere le decisioni riguardanti i figli, sia quelle più
importanti, sia quelle di rilevanza minore. Queste decisioni possono
essere prese anche a distanza, mentre l'’affidamento esclusivo ad uno
dei genitori, come dice la parola stessa, esclude l’altro genitore dalle
decisioni che riguardano il minore.
La distanza tra i genitori, quindi, non è, da sola, sufficiente a giustificare l’affidamento esclusivo.
Sul punto, ed a sostegno di quanto chiarito, si è espressa recentemente
la Corte di Cassazione con la sentenza n. 30826 del 28 Novembre 2018.
Con tale pronuncia la Corte ha affermato che “ai fini dell’affidamento
esclusivo non è sufficiente la mera considerazione della distanza
oggettiva esistente tra i luoghi di residenza dei genitori, la quale può
incidere esclusivamente sulla disciplina dei tempi e delle modalità
della presenza del minore presso ciascuno di essi … ma occorre una
specifica motivazione che tenga conto in positivo della capacità
educativa del genitore affidatario ed in negativo dell’inidoneità o
delle manifeste carenze dell’altro genitore”.
In sintesi, vi è una forte tutela, da parte del Diritto, del cosiddetto principio di bigenitorialità.
Avv. Alida Manfredi
In 30 anni d' attività l' avvocato Alida Manfredi ha maturato particolare esperienza nel settore del diritto di famiglia: separazioni, divorzi, convivenze e coppie di fatto, diritto agli alimenti ed al mantenimento, testamenti ed eredità, affido condiviso ed esclusivo di minori, interdizioni, tutele, amministrazioni di sostegno, divisioni immobiliari, stalking e maltrattamenti in famiglia. Referente AIAF, Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia ed i Minori, presso il Tribunale di Cuneo, fa parte anche del Consiglio Direttivo Regionale dell' Associazione Opera direttamente presso i Tribunali di Cuneo, Asti e Torino.
Esperienza trentennale maturata nel settore, dove la delicatezza degli interessi in gioco impone di cercare, sin da subito, soluzioni condivise e consensuali per risolvere le crisi della famiglia. È Mediatore civile accreditato presso il Ministero della Giustizia e si avvale anche dell' Istituto della Negoziazione Assistita con l' obiettivo di aiutare le parti a trovare accordi soddisfacenti, nel rispetto dei diritti delle persone e dei minori in particolar modo.
Diritto alla bigenitorialita' dei minori. Affido condiviso e casi di affido esclusivo nella famiglia divisa.. Decadenza della capacità genitoriale. Obblighi di mantenimento dei figli minori e dei maggiorenni non autosufficienti economicamente
Esperienza, competenza, celerità ed economicità del servizio, volto al problem solving. Le questioni ereditarie e successorie coinvolgono le relazioni familiari più strette. Trovare un buon accordo, che contemperi le aspettative ed i diritti delle parti, non è solo la soluzione più veloce ed economica, ma anche quella preferibile sul piano delle relazioni. Nello svolgimento del suo ruolo professionale l'avvocato Alida Manfredi aiuta le parti a sperimentare la via conciliativa, e solo in caso di fallimento di questa, le assiste in giudizio.
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