Caso legale: Il sovraindebitamento rappresenta una delle problematiche più diffuse tra privati e aziende. Quando il debito diventa insostenibile, la prospettiva di un pignoramento o di un’esecuzione forzata può mettere a rischio non solo il patrimonio personale, ma anche la stabilità finanziaria della propria famiglia o impresa. Nel nostro studio legale, siamo specializzati in soluzioni di saldo e stralcio, uno strumento fondamentale per negoziare con banche e finanziarie una ristrutturazione del debito, riducendo drasticamente l’importo dovuto e ottenendo la cancellazione della posizione debitoria. In questo articolo, analizziamo due casi concreti di successo, in cui abbiamo assistito i nostri clienti nella negoziazione di un accordo che ha permesso loro di uscire da situazioni di forte difficoltà economica con un notevole abbattimento del debito iniziale. Caso 1: Da 250.000 euro a 50.000 euro – Un’impresa salvata dalla bancarotta Il problema: Un nostro cliente, titolare di un’azienda operante nel settore del commercio, aveva accumulato un debito bancario di 250.000 euro a seguito di una crisi aziendale dovuta al calo delle vendite e a difficoltà di incasso da parte dei propri clienti. L’istituto bancario creditore aveva già avviato azioni esecutive, con il rischio concreto di pignoramento immobiliare e blocco dei conti correnti. La situazione era diventata insostenibile, mettendo a rischio l’operatività dell’azienda e la stabilità economica del nostro assistito. La strategia legale adottata: Dopo un’analisi dettagliata della situazione patrimoniale del cliente, abbiamo individuato la migliore strategia per avviare la trattativa con la banca. In particolare: ✔ Abbiamo evidenziato le criticità dell’azione esecutiva e il rischio per la banca di una procedura di recupero lunga e incerta. ✔ Abbiamo dimostrato la limitata capacità di rimborso del debitore, presentando un’analisi patrimoniale che evidenziava l’impossibilità di far fronte al debito integrale. ✔ Abbiamo formulato un’offerta di saldo e stralcio, prospettando alla banca l’opportunità di chiudere la posizione con un recupero immediato, evitando ulteriori costi legali. Il risultato: Dopo intense trattative con l’istituto bancario, siamo riusciti a ottenere uno stralcio del debito da 250.000 euro a soli 50.000 euro, con un risparmio dell’80% rispetto alla somma iniziale. Il cliente ha così evitato l’esecuzione forzata e ha potuto salvare la sua azienda, ricominciando con una posizione finanziaria sostenibile e senza il peso di una montagna di debiti. Caso 2: Da 135.000 euro a 15.000 euro – Un privato esce dal sovraindebitamento Il problema: Un nostro assistito, un libero professionista, aveva contratto nel corso degli anni diversi finanziamenti con una società finanziaria per sostenere le spese della sua attività. A causa di un improvviso calo del reddito, il cliente non era più in grado di sostenere il pagamento delle rate, accumulando un debito totale di 135.000 euro. La finanziaria aveva già avviato azioni di recupero, minacciando il pignoramento del conto corrente e il possibile avvio di una procedura esecutiva su beni mobili. La strategia legale adottata: Abbiamo immediatamente avviato una negoziazione con la società finanziaria, basandoci su tre elementi chiave: ✔ Dimostrazione della reale difficoltà economica del cliente, evidenziando la mancanza di beni aggredibili e la non sostenibilità dell’importo richiesto. ✔ Analisi dei vizi nei contratti di finanziamento, individuando possibili anomalie nei tassi d’interesse applicati e nei costi accessori. ✔ Proposta di saldo e stralcio, offrendo alla finanziaria la possibilità di chiudere il contenzioso con un pagamento immediato, ridotto ma certo. Il risultato: Dopo una trattativa serrata, abbiamo ottenuto una riduzione del debito da 135.000 euro a soli 15.000 euro, con un risparmio del 90% rispetto all’importo iniziale. Conclusione: Il cliente ha potuto saldare il debito con un esborso sostenibile, evitando azioni legali e ritrovando una serenità finanziaria che gli ha permesso di ripartire con la sua attività.
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