La Responsabilità dell'Assicurazione per Ritardo nella Liquidazione del Risarcimento: Un'Analisi Giuridica

Scritto da: Andrea Cristiano Coletto - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

La liquidazione del risarcimento da parte delle compagnie assicurative rappresenta uno degli aspetti più critici e sensibili nel contesto del diritto assicurativo. In Italia, come in molti altri ordinamenti, le normative sono tese a tutelare il diritto degli assicurati o dei danneggiati a ottenere un risarcimento tempestivo. Tuttavia, non è raro che le compagnie assicurative possano ritardare, anche ingiustificatamente, la liquidazione dei danni, causando ulteriori disagi e danni ai soggetti interessati. In questo articolo esamineremo la responsabilità dell'assicurazione in caso di ritardo nella liquidazione del risarcimento, analizzando la normativa vigente, la giurisprudenza in materia e le possibili azioni legali che possono essere intraprese per tutelare i diritti degli assicurati.

1. Il quadro normativo di riferimento

Nel diritto italiano, la responsabilità delle assicurazioni per il ritardo nella liquidazione del risarcimento trova fondamento in diverse disposizioni di legge. In particolare, il Codice delle Assicurazioni Private (D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209) e il Codice Civile contengono le principali normative che regolano i rapporti tra le compagnie assicurative e gli assicurati.

1.1 Codice delle Assicurazioni Private

L'articolo 148 del Codice delle Assicurazioni Private disciplina la procedura per la liquidazione del danno in caso di sinistri derivanti dalla circolazione stradale, prevedendo termini stringenti per l'adempimento dell'assicurazione. In particolare, l'assicurazione è obbligata a formulare un'offerta di risarcimento entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta completa di documentazione in caso di danni a cose, e entro 90 giorni per i danni alla persona. In casi di sinistri con lesioni personali gravi o mortali, il termine può essere esteso a 120 giorni.

Qualora l'assicurazione non rispetti tali termini, può essere considerata inadempiente e soggetta a responsabilità per i danni ulteriori che derivano dal ritardo. È importante notare che il rispetto dei termini per la liquidazione è condizionato dalla completezza della documentazione fornita dall'assicurato o dal danneggiato.

1.2 Codice Civile

Il Codice Civile italiano, agli articoli 1218 e 1223, disciplina in maniera generale la responsabilità per inadempimento e il risarcimento del danno. L'articolo 1218 stabilisce che "il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno", a meno che non provi che l'inadempimento o il ritardo sia dovuto a causa a lui non imputabile. Di conseguenza, l'assicurazione che ritarda ingiustificatamente il pagamento del risarcimento può essere considerata inadempiente e responsabile dei danni conseguenti.

L'articolo 1223 del Codice Civile, inoltre, chiarisce che il risarcimento del danno deve comprendere sia la perdita subita (danno emergente) sia il mancato guadagno (lucro cessante), purché siano conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento o del ritardo.

2. Le cause del ritardo nella liquidazione

Le ragioni per cui una compagnia assicurativa può ritardare nella liquidazione del risarcimento sono molteplici. Alcune di queste possono essere giustificate, mentre altre possono costituire una violazione degli obblighi contrattuali e normativi dell'assicurazione. Tra le principali cause troviamo:

Incompleta o insufficiente documentazione: Spesso l'assicurazione non procede alla liquidazione perché ritiene che la documentazione fornita dall'assicurato o dal danneggiato non sia completa. Tuttavia, la compagnia è tenuta a richiedere in modo tempestivo eventuali integrazioni documentali.

 

Necessità di accertamenti per la valutazione del danno: In alcuni casi, specialmente per danni complessi o lesioni personali gravi, l'assicurazione può richiedere tempi più lunghi per accertare l'effettiva entità del danno.

Disaccordi sull'entità del risarcimento: Spesso vi sono divergenze tra l'assicurato e l'assicurazione riguardo all'ammontare del risarcimento dovuto. In tali casi, possono essere necessarie ulteriori trattative o, in ultima analisi, un intervento giudiziario.

Comportamenti dilatori della compagnia assicurativa: In alcuni casi, purtroppo, le assicurazioni possono adottare comportamenti dilatori per ritardare il pagamento, nella speranza di una soluzione stragiudiziale vantaggiosa o per questioni di liquidità aziendale.

3. Conseguenze del ritardo e responsabilità dell'assicurazione

Il ritardo nella liquidazione del risarcimento può avere conseguenze negative per l'assicurato o per il danneggiato, che si trova spesso a dover fronteggiare spese immediate, specialmente in caso di danni gravi o di lesioni personali. Tali ritardi possono comportare un peggioramento delle condizioni economiche del danneggiato, con costi aggiuntivi, perdita di opportunità o peggioramento delle condizioni di salute.

3.1 Danno da ritardo

Il danno da ritardo può essere sia patrimoniale che non patrimoniale. Il danno patrimoniale comprende, ad esempio, gli interessi legali sulle somme non corrisposte tempestivamente o il costo delle spese anticipate dal danneggiato in attesa del risarcimento (ad esempio, spese mediche o di riparazione). Il danno non patrimoniale può includere il disagio psicologico e lo stress causato dall'incertezza sulla liquidazione.

La giurisprudenza ha affermato in più occasioni che l'assicurazione è tenuta a risarcire non solo il danno principale, ma anche i danni ulteriori derivanti dal ritardo ingiustificato nella liquidazione del risarcimento.

3.2 Applicazione degli interessi e della rivalutazione monetaria

In caso di ritardo nella liquidazione, l'assicurato ha diritto a chiedere l'applicazione degli interessi legali sulle somme dovute, a partire dal momento in cui l'assicurazione avrebbe dovuto corrispondere il risarcimento. Gli interessi legali possono essere calcolati secondo quanto previsto dall'articolo 1284 del Codice Civile.

Oltre agli interessi legali, può essere richiesta anche la rivalutazione monetaria, in particolare nei casi in cui l'inflazione abbia significativamente ridotto il valore della somma inizialmente dovuta. La rivalutazione mira a mantenere il potere d'acquisto del risarcimento nel tempo.

4. Le tutele per l'assicurato: azioni legali e alternative

L'assicurato o il danneggiato che si trova di fronte a un ritardo ingiustificato nella liquidazione del risarcimento ha a disposizione diverse strade per tutelare i propri diritti. Vediamo le principali.

4.1 Reclami all'IVASS

Prima di intraprendere azioni legali, è possibile presentare un reclamo all'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), che è l'autorità di controllo sul settore assicurativo in Italia. L'IVASS ha il compito di vigilare sul corretto comportamento delle compagnie assicurative e può intervenire in caso di irregolarità o inadempimenti.

 

Il reclamo all'IVASS può portare a una rapida risoluzione del problema, in quanto le compagnie assicurative sono tenute a fornire una risposta formale all'istituto. Tuttavia, l'IVASS non ha il potere di imporre il pagamento del risarcimento, ma può sanzionare le compagnie per comportamenti scorretti.

 

4.2 Azioni legali

Se il reclamo non produce risultati o se l'assicurato preferisce un'azione più incisiva, è possibile rivolgersi al giudice per chiedere la condanna della compagnia assicurativa al pagamento del risarcimento e dei danni da ritardo. L'azione legale può essere avviata sia in sede civile che, nei casi di particolare gravità, in sede penale (ad esempio, in caso di dolo o frode da parte dell'assicurazione).

In sede civile, l'assicurato può chiedere:

La condanna dell'assicurazione al pagamento del risarcimento originario.

La condanna al risarcimento dei danni ulteriori derivanti dal ritardo (ad esempio, interessi legali e rivalutazione monetaria).

L'eventuale risarcimento del danno morale o non patrimoniale.

4.3 Mediazione e conciliazione

Prima di ricorrere al giudice, in alcuni casi può essere utile tentare una risoluzione stragiudiziale della controversia tramite mediazione o conciliazione. Questi strumenti, previsti dalla normativa italiana,

5. Giurisprudenza

Cassazione Civile, Sez. III, Sentenza n. 12403 del 25 maggio 2018

In questa sentenza, la Corte di Cassazione ha ribadito che il ritardo nell'adempimento dell'obbligazione risarcitoria da parte dell'assicurazione può configurare una responsabilità ulteriore per i danni subiti dal danneggiato, inclusi i danni derivanti dal ritardo stesso. La Corte ha specificato che il danneggiato ha diritto agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria dal momento in cui l'assicuratore avrebbe dovuto effettuare il pagamento, a condizione che vi sia stata una richiesta di risarcimento conforme.

Cassazione Civile, Sez. III, Sentenza n. 31574 del 4 dicembre 2019

In questa pronuncia, la Corte di Cassazione ha stabilito che il comportamento dilatorio dell'assicurazione, finalizzato a ritardare ingiustificatamente la liquidazione del risarcimento, configura una responsabilità per inadempimento contrattuale. La Corte ha confermato che, in caso di ritardo, l'assicurazione è tenuta a risarcire anche i danni ulteriori patiti dal danneggiato, in particolare gli interessi e la rivalutazione monetaria, senza che sia necessario provare il dolo o la colpa grave da parte della compagnia.

 Tribunale di Milano, Sentenza del 15 giugno 2021

Il Tribunale di Milano ha affrontato un caso di ritardo nella liquidazione del risarcimento relativo a un sinistro stradale. Il Tribunale ha condannato l'assicurazione a pagare al danneggiato non solo l'importo originario del risarcimento, ma anche gli interessi e la rivalutazione per il ritardo ingiustificato. La sentenza ha sottolineato l'importanza della tempestività nella gestione delle pratiche di risarcimento, pena la responsabilità per i danni ulteriori derivanti dal ritardo.

Questa ordinanza conferma il principio secondo cui l'assicurazione è responsabile del ritardo ingiustificato nella liquidazione del risarcimento. La Corte ha precisato che l'assicurato ha diritto a ottenere gli interessi legali e la rivalutazione monetaria, anche in assenza di una contestazione formale da parte dell'assicuratore. Il ritardo non deve essere necessariamente colpevole per generare una responsabilità risarcitoria, ma è sufficiente che non sia stato giustificato.

 5. Tribunale di Roma, Sentenza del 14 febbraio 2020

In questo caso, il Tribunale di Roma ha ribadito che l'assicurazione che non rispetta i termini di liquidazione del risarcimento, previsti dall'articolo 148 del Codice delle Assicurazioni Private, è tenuta a risarcire i danni derivanti dal ritardo. Il giudice ha condannato l'assicurazione al pagamento degli interessi legali e della rivalutazione, sottolineando che tali obblighi decorrono dal termine di legge previsto per la formulazione dell'offerta di risarcimento, anche in caso di documentazione completa tardivamente inviata dall'assicurato.

 Queste pronunce dimostrano una chiara tendenza giurisprudenziale nel riconoscere la responsabilità delle compagnie assicurative per ritardi ingiustificati nella liquidazione dei risarcimenti, garantendo una tutela efficace agli assicurati o ai danneggiati.



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Avvocato Andrea Cristiano Coletto a Bergamo
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