Sentenza giudiziaria:
L’accusa riguardava i reati di violenza sessuale, lesioni gravi e rapina aggravata. Nonostante l’infondatezza e le numerose contraddizioni emerse dall’esame della persona offesa, unitamente all’irritualità sia dell’identificazione dell’imputato, che lo svolgimento dell'individuazione fotografica l’accusa chiedeva la condanna ad anni 4 e mesi 3 di reclusione relativamente ai primi 2 capi di imputazione. Il Tribunale pronunciava sentenza di assoluzione e ne ordinava l’immediata liberazione. L’imputato proponeva istanza di ingiusta detenzione (148 giorni di custodia cautelare in carcere). La Corte di Appello di Roma accoglieva la richiesta di risarcimento del danno.