Sentenza giudiziaria:
L’accusa riguardava il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragione con violenza pluriaggravata. Durante l’istruttoria espletata venivano acquisite ex art. 512 c.p.p. le dichiarazioni della persona offesa, che tuttavia se unilateralmente rese non possono fondare un giudizio di colpevolezza. Difatti, il Tribunale pronunciava sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.