Anna Rita Trombetta

Informazioni generali

L'Avv. Trombetta si occupa prevalentemente di diritto civile e di diritto amministrativo da oltre 15 anni, professionista attento a tutte le problematiche quotidiane dei clienti. Offre ai clienti un rapporto personale e diretto, dimostrando sempre il suo massimo impegno per ogni questione prospettata.

Esperienza

Separazione

Nel mio studio, offro assistenza legale a 360 gradi in materia di separazioni, sia consensuali che giudiziali. Supporto i miei clienti in ogni fase del processo, dalla negoziazione dei termini della separazione alla definizione delle questioni patrimoniali e familiari, come la custodia dei figli, il mantenimento e l'assegnazione della casa coniugale. Il mio approccio è orientato a trovare soluzioni equilibrate che salvaguardino gli interessi di tutte le parti coinvolte, con particolare attenzione al benessere dei figli. La mia esperienza mi consente di gestire anche situazioni complesse, cercando di ridurre al minimo il conflitto e

Eredità e successioni

Mi occupo della redazione ed invio telematico delle dichiazioni di successioni in qualità di intermediario abilitato. La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi, dai chiamati all'eredità, dai legatari entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente.

Divorzio

Nel mio studio, offro assistenza legale in materia di divorzio e tutti i giudizi connessi e collegati, quali modifica delle condizioni, revoca assegno di mantenimento, richiesta quota TFR all'ex coniuge, cercando sempre di soddisfare le esigenze personali ed economiche del cliente.

Altre categorie

Ricorso al TAR, Incidenti stradali, Pignoramento, Sfratto, Mediazione, Gratuito patrocinio, Domiciliazioni e sostituzioni, Diritto bancario e finanziario, Diritto assicurativo, Diritto tributario, Diritto di famiglia, Unioni civili, Matrimonio, Diritto civile, Recupero crediti, Diritto amministrativo, Diritto condominiale, Locazioni, Multe e contravvenzioni, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Negoziazione assistita, Cassazione.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Candidato giudicato inidoneo ad un concorso Ministero della Difesa per pregresso tumore maligno

Ordinanza Consiglio di Stato n. 2517/2024 pubblicata il 3 luglio 2024

La Commissione medica del concorso ha giudicato il candidato inidoneo in quanto affetto da tumore maligno, In realtà dalla documentazione allegata risultava che il candidato era privo di malattia. Avverso tale provvedimento è stato fatto ricorso al Tar, il quale sulla base della verificazione respingeva la domanda cautelare. Consapevole della fondatezza della domanda la scrivente ha proposto appello dinanzi al Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato in adesione del prevalente orientamente ha accolto il ricorso. Il principio riconosciuto dal Tar è che "(...) non può essere escluso da un concorso il candidato in condizione di follow-up rispetto a uno stato patologico tumorale poiché ciò equivarrebbe a sottoporre chi ne è risultato affetto ad un’indebita penalizzazione aggiuntiva, non prevista dalla legge, atteso che in una persona in condizione di remissione completa da una pregressa patologia oncologica non è dimostrata in alcun modo la persistenza di malattia"

Sentenza giudiziaria

Sospensione provvedimento di congedo per inidoneità fisica

Ordinanza Tar Lazio n. 562/2014

Il Tar ha sospeso il provvedimento di congedo per inidoneità fisica, emesso dall'amministrazione, ordinando alla medesima di riammetterlo in servizio, impiegandolo in attività sedentarie.

Intervista pubblica

Quando un pretestuoso motivo di salute di un dipendente diventa unostacolo allo svolgimento del proprio lavoro

Crabinieri D'Italia Magazine - 3/2014

L'intervista riguarda il caso di un Maresciallo dipendente della Croce Rossa Italiana da vent’anni, il quale già dal 1998 era affetto da patologie a causa di servizio. Nel 2013 pur non essendo in atto altre patologie, è stato sottoposto a visita medica dal collegio medico militare per valutare le sue condizioni di salute, e inaspettatamente nell’aprile 2013 è stato giudicato “non idoneo permanentemente” e conseguentemente congedato. Il provvedimento è stato impugnato dinanzi al Tar e si è pronunciato in favore del Maresciallo disponendo la sospensione del provvedimento e ordinando all’amministrazione di riammetterlo in servizio.