Successione: chi sono legittimari e come si calcola la quota di legittima

Scritto da: Antonio Petraroli - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

La legge riserva una quota di eredità (la cosiddetta quota di legittima) ai legittimari:

  • coniuge del defunto
  • figli del defunto, anche adottivi, o i loro discendenti per mancanza dei primi (al di là dell'origine della filiazione se matrimoniale o meno) 
  • ascendenti del defunto

Cosa s’intende per quota di legittima?

Quota di legittima è il valore minimo che la legge riconosce ai legittimari: non può essere danneggiato dal de cuius (defunto) né con disposizioni testamentarie né con donazioni fatte in vita.

Quota disponibile è, invece, per la quota che resta, ossia la parte del patrimonio di cui si può disporre con testamento o con atti di liberalità (donazioni

Il calcolo della quota che spetta al singolo legittimario non si può fare prima dell'apertura della successione e l’ammontare della quota riservata alle singole categorie di legittimari cambia infatti in funzione della situazione al momento dell’apertura della successione, del numero di legittimari che effettivamente concorrono alla ripartizione dell’asse ereditario (con esclusione di chi rinuncia), del numero di legittimari presenti in ciascuna categoria, dell’eventuale concorso di questi con quelli appartenenti a un’altra categoria. 

Per determinare l’ammontare della quota disponibile e delle quote di legittima si procede ad un’operazione contabile con cui si valuta l’entità del patrimonio del defunto.

  1. si calcola il valore complessivo (all'epoca della morte) di tutti i beni lasciati in eredità;
  2. si detraggono dal precedente valore i debiti lasciati;
  3. si calcola il valore (all'epoca della morte) di tutti i beni trasferiti in vita a titolo di donazione.

Dalla somma di questi valori si forma l’asse su cui calcolare le quote di legittima e, per differenza, la quota disponibile.



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Avvocato Antonio Petraroli a San Vito dei Normanni
Antonio Petraroli

Esperto in materia civile