Sentenza giudiziaria:
Il procedimento vedeva, quale contestazione, l'utilizzo di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti. In particolare, si contestava di avere concluso fittizi contratti di appalto, celanti una illecita somministrazione di manodopera, con conseguente indebita detrazione dell'IVA, pari a circa 20.000 euro. Il Giudice, a seguito di integrazione probatoria ex art. 507 c.p.p. ed accogliendo la tesi difensiva, ha, invece, assolto l'imputato, essendosi dimostrato che gli appalti conclusi erano del tutto regolari, con conseguente detraibilità dell'IVA.