Pubblicazione legale:
Mi sono sempre chiesto cosa celasse il termine “difesa” nella sua accezione più profonda e recondita.
In realtà ho sempre pensato, fin da giovanissimo, che il miglior modo per difendere colui che fosse stato ingiustamente accusato non equivalesse certo ad ammettere la propria verità così da farsi ragione a tutti i costi, bensì censurare, laddove possibile, l’errore di chi lo aveva ingiustamente accusato e mortificato.
E francamente, ora, almeno una cosa credo di averla capita: c’è chi a volte, fortunatamente non moltissime, nell’accusare difende molto di più il dubbio della sua mente che la verità stessa, ed è allora proprio in quel frangente che il penalista assume un ruolo di fondamentale importanza, il cui compito non è adulare e convincere il Giudice della propria verità bensì dimostrare che l’accusa in quel caso ha sbagliato, attraverso una determinata, convinta e sempre passionale censura dell’errore commesso.