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Cassazione: il lavoratore non è tenuto a stimare l'azienda

Scritto da: Aurelio Basile - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Con queste motivazioni, La Cassazione sezione lavoro con Sentenza n. 12786/2019 ha confermato l'illegittimità del licenziamento di un lavoratore che nel rivolgersi al collega del centralino che non rispondeva al telefono, si era lasciato sfuggire una frase deprecabile all'indirizzo dell'azienda. Infatti, per la S.C. non vi è alcun dovere di stima del lavoratore  nei confronti della propria azienda essendo il lavoratore tenuto solamente all'osservanza dei doveri di diligenza e fedeltà. La S.C. ha ritenuto che la condotta del lavoratore " non appariva suscettibile di arrecare pregiudizio all'organizzazione aziendale in quanto del tutto priva di attribuzioni specifiche e manifestamente disonorevoli tali da determinare il venir meno, ragionevolmente, del rapporto fiduciario o di essere lesiva del decoro dell'impresa, pur avendo comunque travalicato i limiti della correttezza."



Pubblicato da:


Aurelio Basile

Avvocato Penalista