Avvocato Giuseppe Di Matteo a Perugia

Giuseppe Di Matteo

Avvocato familiarista a Perugia

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Per l'addebito della separazione può bastare il tradimento presunto

Scritto da: Giuseppe Di Matteo - Studio Legale Di Matteo

Pubblicazione legale:

L'ordinanza della Cassazione n. 1136/2020 dichiara inammissibile il ricorso di un ex marito chei tenta di far ricadere la colpa della fine del matrimonio sulla ex moglie responsabile, a suo dire, di non volerlo più seguire e sostenere

Fonte: Studio Legale Di Matteo - leggi l'articolo


Avv. Giuseppe Di Matteo - Avvocato familiarista a Perugia

Questo Studio si propone di aiutare le persone a risolvere i propri problemi piccoli e grandi attraverso un approccio allo stesso tempo umano e giuridico alle problematiche che gli vengono sottoposte. Ritengo che alla base di un buon servizio professionale ci debba essere l'ascolto attento del cliente sia dal punto di vista umano che da quello più strettamente tecnico, e la ricerca a 360 gradi di soluzioni dirette alla ricerca dell'effettivo interesse (potremmo dire BENE) dello stesso, inteso come PERSONA, attraverso lo studio e l'aggiornamento costante e scrupoloso.




Giuseppe Di Matteo

Esperienza


Diritto di famiglia

Una pluriennale esperienza nella consulenza matrimoniale e come mediatore familiare, con la convinzione che la professione forense debba contribuire non solo alla difesa dei diritti e al buon funzionamento della giustizia, ma anche alla promozione della dignità della persona finalizzata alla realizzazione di una società più giusta ed etica.


Separazione

Una pluriennale esperienza nella consulenza matrimoniale e come mediatore familiare, con grande attenzione al lato umano delle vicende di crisi coniugale e con decisa predisposizione alla composizione stragiudiziale delle stesse.


Divorzio

Vedasi le categorie "diritto di famiglia" e "separazione"


Altre categorie:

Usura, Recupero crediti, Mediazione, Diritto civile, Unioni civili, Matrimonio, Affidamento, Adozione, Tutela dei minori, Incapacità giuridica, Diritto bancario e finanziario, Diritto assicurativo, Pignoramento, Contratti, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Appalti pubblici, Locazioni, Sfratto, Incidenti stradali, Tutela del consumatore, Malasanità e responsabilità medica, Fallimento e proc. concorsuali, Negoziazione assistita, Domiciliazioni, Risarcimento danni.


Referenze

Pubblicazione legale

Il decreto "cura Italia"

Pubblicato su IUSTLAB

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto "Cura Italia" che introduce misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti sull'economia provocati dall'emergenza COVID-19 Vediamo nel dettaglio i provvedimenti messi in campo dall'esecutivo. Misure giustizia: stop udienze fino al 15 aprile Come già anticipato ieri dal nostro giornale (leggi Stop udienze fino al 15 aprile, ecco il decretone), il decreto Cura Italia interviene sul settore giustizia con la proroga della sospensione di tutte le udienze, sia dei procedimenti civili che penali, fino al 15 aprile 2020. Il provvedimento interviene anche sulla ristrutturazione e sistemazione carceri danneggiate con uno stanziamento di 20 milioni di euro. Fondi per la sanità In apertura le misure di "potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale" per le quali è disposto un finanziamento aggiuntivo significativo, per quasi 3 miliardi e mezzo, che verrà destinato non solo al SSN, ma anche alla Protezione Civile e agli soggetti pubblici impiegati sul fronte dell'emergenza. Uno stanziamento volto a "sostenere il lavoro eroico", come sottolinea il Ministro Gualtieri, che questi operatori stanno compiendo per affrontare la situazione emergenziale. Bonus dipendenti e autonomi Un capitolo di oltre 10 miliardi riguarda, invece, il sostegno all'occupazione e ai lavoratori. Uno stanziamento "corposo" affinché "nessuno perda il posto di lavoro a causa dell'emergenza Coronavirus" spiega Gualtieri. Cassa integrazione (Cig) per tutti In primis, si provvede a estendere gli ammortizzatori sociali estesi a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti, anche alle categorie sinora escluse. Potranno beneficiare della cassa integrazione in deroga tutti i datori di lavoro, anche le aziende con un solo dipendente. Merito di uno stanziamento pari a 3,3 miliardi di euro. Per sostenere questi interventi, si prevede di incrementare di 1,3 miliardi di euro il Fondo di Integrazione Salariale (Fis). Gli ammortizzatori sociali saranno finanziati per un periodo di 9 settimane. Autonomi e stagionali, bonus 600 euro Tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme di lavoro sotto stress a causa delle misure restrittive che hanno seguito l'emergenza sanitaria, saranno "coperti" con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Le tutele per gli autonomi e liberi professionisti, coinvolte nel primo intervento di marzo, saranno rinnovate in un successivo decreto. Un sostegno aggiuntivo al reddito verrà riservato a quei lavoratori che hanno continuato a lavorare, attraverso una riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale che consentirà, per questo mese, di veder aumentare le risorse in busta paga. Autonomi e liberi professionisti fondi per inattività Per gli autonomi e liberi professionisti vengono stanziati circa circa 3 miliardi di euro a tutela del periodo di inattività affrontato. Queste ultime categorie potranno beneficiare anche della sospensione dei contributi previdenziali. Famiglie: congedo parentale e voucher babysitter Misure importanti per le famiglie, attuate mediante uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro. Vengono previsti ed estesi dei congedi parentali "speciali" e retribuiti (al 50% della retribuzione). I congedi saranno validi dal 5 marzo per tutti i dipendenti e sarà possibile beneficiarne per 15 giorni. Riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni. In alternativa, i lavoratori beneficiari potranno scegliere la corresponsione di un bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 600 euro, erogato mediante il libretto famiglia. Misure ulteriori e più ampie sono previste per tutto il personale del SSN, e del settore sanitario privato accreditato, a seguito dell'emergenza COVID-19: sarà previsto un bonus babysitter maggiore (1.000 euro) proprio per venire incontro alle esigenze dei genitori costretti a lunghi turni. Mutui, tasse e contributi sospesi Forte iniezione di liquidità per il sistema del credito, che potrà mobilitare oltre 300 miliardi di finanziamenti all'economia reale. Sospese le rate di prestiti e mutui grazie all'intervento di fondi e garanzie pubbliche al credito: viene potenziato il Fondo di Garanzia e anche il meccanismo del Fondo di solidarietà, ovvero il c.d. Fondo Gasparrini. Sospesi gli obblighi di versamento per tributi e contributi in scadenza al 16 marzo per tutti i contribuenti. Il termine viene rinviato al prossimo venerdì 20 marzo. Mentre per imprese, autonomi e liberi professionisti con fatturato sotto i 2 milioni di euro l'appuntamento per saldare ritenute, IVA, contributi previdenziali e INAIL è rinviato al 31 maggio 2020. Ulteriori misure sul punto, annuncia Gualtieri, sono in arrivo nei prossimi giorni. Permessi legge 104 estesi Viene allargata la possibilità di usufruire dei permessi di cui alla legge 104/1992 con uno stanziamento di 500 milioni di euro. Per il mese di marzo e aprile i giorni di permesso che potranno essere richiesti passano da 3 a 12. Stop licenziamenti e quarantena come malattia Il D.L. interviene anche sui licenziamenti. Fermate le procedure di licenziamento effettuate dal 23 febbraio (data di inizio nell'emergenza) in poi data di inizio nell'emergenza. Per i lavoratori del settore privato che sono in quarantena, tale periodo verrà considerato come malattia non computabile

Pubblicazione legale

Così il regime di Teheran mette a tacere la sua voce più libera. L'ennesima barbarie a cui siamo costretti ad assistere impotenti…. o forse no!

Pubblicato su IUSTLAB

La maggior parte delle persone che abitano questo mondo possono legittimamente pensare di essere nate nel posto sbagliato. Tutto il mio rispetto va a quelle persone che in quei posti decidono di rimanerci per cambiare le cose. Trentotto anni di carcere e 148 frustate. È la condanna che una corte di Teheran ha inflitto all’avvocatessa per i diritti umani Nasrin Sotoudeh. Amnesty international ha parlato di “sentenza sconvolgente e vergognosa avvenuta dopo l’ennesimo processo irregolare” e ha spiegato che si tratta della pena più severa per un difensore dei diritti umani in Iran negli ultimi anni. In altre parole vogliono tapparle la bocca fino a quando non avrà più la forza di parlare. In Italia praticamente nessuno sconta 38 anni VERI di carcere, ma lei certamente li sconterà fino all'ultimo giorno, solo per aver pensato di poter esprimere opinioni e difendere l'altrui diritto di farlo. È sconvolgente che Nasrin Sotoudeh vada incontro a quasi quattro decenni di carcere e a 148 frustate a causa del suo lavoro pacifico in favore dei diritti umani, compresa la difesa legale di donne sotto processo per aver sfidato le degradanti leggi sull'obbligo del velo”, le parole di Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e sull'Africa del Nord di Amnesty International. Sono parole da condividere, anzi da urlare a squarciagola. E' tempo di fare qualcosa...di indignarsi, di firmare petizioni, di scrivere articoli, di pregare. Insomma, ciascuno faccia ciò che può per far sentire che nel mondo libero c'è gente che si mobilita per far si che queste cose non accadano più. Non tutti possono compiere azioni eclatanti o semplicemente utili alla causa ma chiunque può parlarne in famiglia e nei luoghi che frequenta per farne argomento di riflessione e mobilitare le coscienze verso il bene. Non siamo impotenti! E' così che si cambia il mondo.

Pubblicazione legale

GLI OTTO SINTOMI DELLA SINDROME DA ALIENAZIONE PARENTALE!

Pubblicato su IUSTLAB

Una recente sentenza del Tribunale di Brescia riconosce una mamma come "alienante" in base ai criteri di cui si dirà più avanti, affidando la figlia minore al padre. Quest'ultimo, malgrado la campagna denigratoria condotta dalla ex moglie appariva al giudice un genitore adeguato e competente. La sentenza in commento, sempre a proposito di alienazione parentale, rileva anche per un altro aspetto e grazie a questo si segnala per originalità ed innovatività: l'aver elencato espressamente gli 8 sintomi che, quando si verificano, denotano la presenza dell'alienazione parentale. Si tratta, in particolare: "1) della campagna di denigrazione, nella quale il bambino mima e scimmiotta i messaggi di disprezzo del genitore alienante; 2) della razionalizzazione debole dell'astio, per cui il bambino spiega le ragioni del suo disagio nel rapporto con il genitore alienato con motivazioni illogiche, insensate o superficiali; 3) della mancanza di ambivalenza. Il genitore rifiutato è descritto dal bambino "tutto negativo", mentre l'altro genitore è "tutto positivo"; 4) del fenomeno del pensatore indipendente: il bambino afferma che ha elaborato da solo la campagna di denigrazione del genitore; 5) dell'appoggio automatico al genitore alienante, quale presa di posizione del bambino sempre e solo a favore del genitore alienante; 6) dell'assenza di senso di colpa; 7) degli scenari presi a prestito, ossia affermazioni che non possono ragionevolmente venire da lui direttamente; 8) dell'estensione dell'ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato". La sindrome da alienazione parentale rimane purtroppo uno degli aspetti più dolorosi che interessano le già difficili vicende disgregative della famiglia. Pertanto merita tutta l'attenzione degli addetti ai lavori, cioè di coloro che per professione e/o vocazione accompagnano i coniugi in questa difficile transizione.

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Lo studio

Giuseppe Di Matteo
Via Del Macello 61
Perugia (PG)

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