In materia di immigrazione costituisce presupposto indefettibile, per il rinnovo del permesso di soggiorno, in base all'articolo 13, II, Dpr 31 agosto 1999, n. 394, "la disponibilità di un reddito, da lavoro o da altra fonte lecita, sufficiente al sostentamento proprio e dei familiari conviventi". Ai sensi dell'articolo 22, XI, Dlgs 25 luglio 1998, n. 286 la perdita del posto di lavoro non costituisce motivo di revoca del permesso di soggiorno al lavoratore extracomunitario ed ai suoi familiari legalmente soggiornanti. Sulla base di tale disciplina il possesso di un reddito minimo idoneo al sostentamento dello straniero costituisce un requisito soggettivo non eludibile ai fini del rilascio e del rinnovo del permesso di soggiorno. A tal fine il requisito reddituale deve essere valutato non solo con riferimento al periodo pregresso dovendosi estendere alle capacità reddituali prospettiche con un giudizio prognostico basato sulle circostanze di fatto esistenti, risultanti dalla documentazione presentata dall'interessato nell'ambito del procedimento e disponibile al momento dell'adozione del provvedimento. L'articolo 5, V, Dlgs n. 286/1998, nell'imporre alla Pa di prendere in considerazione, in sede di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno i "nuovi sopraggiunti elementi" favorevoli allo straniero si riferisce a quelli realmente esistenti e formalmente rappresentati, o comunque conosciuti, dall'Amministrazione al momento dell'adozione del provvedimento, anche se successivi alla presentazione della domanda.
(Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia, sent. n. 495/2022)
Avvocato specializzato in diritto amministrativo generale, in particolare nei settori dell'edilizia e del diritto ambientale, del diritto concorsuale e del diritto scolastico, nonché nella contrattualistica pubblica.
Solida esperienza maturata nel campo del diritto amministrativo in generale e, in particolare, nei settori dell'edilizia e dell'urbanistica (istanze per rilascio di permesso di costruire, impugnazione di diniego di permesso di costruire, ordini di demolizione e provvedimenti consequenziali, accertamento di conformità ex art. 36 dpr n. 380/2001), diritto dell'ambiente (rilascio autorizzazioni ambientali, impugnazione provvedimenti in materia ambientale, energie rinnovabili, rifiuti), diritto scolastico e concorsi pubblici (impugnazione provvedimento di esclusione dal concorso pubblico, impugnazione bocciature scolastiche).
Predisposizione di ricorsi al TAR in materia di silenzio-inadempimento serbato in materia di espropriazione per pubblica utilità (mancato pagamento dell'indennizzo al privato espropriato); ricorsi avverso ordini di demolizione e provvedimenti consequenziali. Solida esperienza maturata in materia di titoli edilizi e sanatorie abusi.
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