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Vishing, Smishing e Phishing, conseguenze psicologiche sulle vittime da reato e strumenti per difendersi

Scritto da: Andrea Maggiulli - Corriere salentino




Pubblicazione legale: Non fatevi illudere dal nome, non sono diversivi o passatempi particolari di chi è in cerca di frivoli e gradevoli svaghi. Al contrario! Trovarsi coinvolti in vishing, smishing e phishing è tutt’altro che dilettevole! Bisogna prestare particolare attenzione perché come vi spiegherò, è molto facile finire intrappolati nella rete tessuta da insospettabili truffatori. Uscirne indenni è spesso una chimera. Una volta messo il piede in fallo vi renderete conto di quanto facile sia stato soggiogarvi e di quanto ahimè vi sentiate ingenui guardandovi allo specchio. Vi parlo con cognizione di causa, in quanto nella mia vita professionale, diverse vittime si sono rivolte a me nel tentativo di porre rimedio al danno subito. La maggior parte di loro lamentava soprattutto un disagio sotto la loro sfera psicologica, abusate della loro innocenza e disattenzione. L’abile truffatore, che probabilmente vi stava studiando già da un po’, sfrutta specifiche tecniche cognitive, motivazionali ed emotive facendo breccia sulla vostra buona fede e sulla vostra ignoranza. Si presenta come persona, una organizzazione no profit, un funzionario della vostra banca, etc, assolutamente affidabile, eticamente corretta e disinteressatamente orientato alla risoluzione di un vostro problema. Ma ritorniamo al contenuto ed all’accezione di questi termini così bizzarri. Con il termine “pishing” si vuole indicare qualsiasi tentativo con cui si invita il ricevente-vittima a fornire i suoi dati sensibili (codice fiscale, indirizzo di residenza, password di accesso al proprio conto online, numero di carta di credito, pin , etc.), adducendo anomalie di

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Andrea Maggiulli

Avvocato penalista, truffe online, reati informatici, matched betting,