Caso legale:
Mi è capitato varie volte di imbattermi in portafogli digitali e consulenza finanziaria legata al mondo online, ma sono sempre maggiori i casi che riguardano invece la cosiddetta "eredità digitale".
Spesso infatti capita che il de cuius lasci in eredità non soltanto beni esistenti nel mondo reale, ma anche beni dematerializzati e digitali quali account e profili social.
Un caso curioso è invece quello, realmente accaduto, di un'eredità comprensiva anche di portafogli digitali utilizzati per l'acquisto di criptovalute.
E' fondamentale chiarire che le criptovalute spesso non vengono acquistate tramite i normali canali di investimento, ossia banche o istituti finanziari, bensì tramite piattaforme di scambio digitali (prima fra tutte Binance) dove vengono conservati portafogli digitali che a loro volta vengono finanziati tramite sistemi di pagamento digitale (es. PayPal). In tali circostanze, in mancanza di apposita assistenza legale in merito, è difficile per l'erede ricostruire l'entità del patrimonio ereditario ed entrare in possesso delle informazioni relative agli incrementi e diminuzioni dei portafogli digitali.
Nel caso di specie, interfacciandosi con gli uffici legali delle società estere che gestiscono le piattaforme digitali si è riusciti ad ottenere l'accesso agli account di gestione delle criptovalure e alla liquidazione integrale delle somme appartenenti all'eredità.
La ricostruzione del patrimonio digitale può presentare importanti difficoltà pratiche, tecniche e legali che richiedono l'ausilio di un esperto in materia.