Pubblicazione legale:
In caso di separazione
o divorzio, l'assegnazione della casa
familiare è principalmente orientata alla tutela del diritto del minore di mantenere il proprio ambiente
domestico e sociale stabile. Questa tutela si concretizza attraverso alcune
condizioni specifiche:
- Presenza
di figli minorenni o maggiormente non autosufficienti economicamente;
- Coabitazione
tra il figlio e il genitore prevalentemente collocatario.
Che
cosa succede quando il figlio va a studiare in un’altra città?
Se il figlio va a
studiare in un'altra città, la nozione di convivenza rilevante ai fini
dell'assegnazione della casa familiare non viene automaticamente meno. La
convivenza è considerata stabile anche se non è quotidiana, purché il figlio
ritorni regolarmente appena possibile. Gli allontanamenti per motivi di studio
o lavoro non devono però essere frequenti e prolungati fino al punto di far
perdere alla casa la sua funzione di centro degli affetti.
Quando
viene meno il collegamento stabile con l'abitazione del genitore?
Il collegamento stabile
con l'abitazione del genitore viene meno quando l'uso della casa diventa
saltuario. Questo si verifica, per esempio, quando:
- Il
figlio sta svolgendo un percorso di formazione professionale all'estero
con prospettiva di trasferimento definitivo e rientri sporadici;
- Il
figlio ritorna solo nei fine settimana, configurando un rapporto di mera
ospitalità.
Cosa
succede nel caso in cui il coniuge prevalentemente collocatario instaura una
nuova convivenza nella casa familiare?
L'assegnazione della
casa familiare al genitore collocatario non viene revocata automaticamente se
questo inizia una nuova convivenza "more uxorio". La revoca
dell'assegnazione dipende esclusivamente dall'interesse del minore e non dalle
mutate condizioni di vita del genitore.
L’affido
paritario comporta la revoca dell’assegnazione della casa familiare?
L'affido paritario non
comporta automaticamente la revoca dell'assegnazione della casa familiare. Il
giudice valuta se la revoca dell'assegnazione realizza un maggior benessere per
il minore. Ad esempio, l'assegnazione della casa alla madre può essere
confermata se il minore, specialmente in età prescolare, ha stabilito in quella
casa il suo habitat domestico principale.
Cosa
succede quando vengono meno i presupposti per l’assegnazione?
Quando la casa
familiare perde la sua funzione di habitat per i figli, segue il regime
stabilito dal titolo di proprietà. In caso di comproprietà, ciascun
comproprietario ha diritto di farne uso.