Bruna Puglisi

Informazioni generali

L’avvocato Puglisi lavora presso il proprio studio sito in Torino centro e si occupa prevalentemente di diritto di famiglia e minore, separazioni, divorzi, tutela delle persone nell’ambito dei procedimenti che li riguardano ( ASO ed interdizioni). L’avvocato opera nel settore da circa 20 anni ed ha acquisito competenze approfondite in materia; l’umanità e la capacità di ascolto rendono il professionista particolarmente adatto nella gestione delle controversie relative alle persone e ai minori.

Esperienza

Recupero crediti

Lavorando nel settore della famiglia e dei minori ha altresì maturato comprovata esperienza nel settore del recupero dei crediti alimentari essendo non infrequente la violazione degli obblighi di mantenimento del coniuge e dei figli e pagamento delle spese straordinarie.

Tutela dei minori

L’avvocato ha tutelato moltissimi genitori e parenti nei procedimenti pendenti avanti il Tribunale dei Minori sia in Piemonte che in altre Regioni del nord e centro Italia, maturando una comprovata competenza.

Tutela degli anziani

L’avvocato è esperto nella materia delle amministrazioni di sostegno e delle interdizioni. Attualmente ricopre diversi incarichi come amministratore di persone con disabilità.

Altre categorie

Gratuito patrocinio, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Adozione, Pignoramento, Diritto immobiliare, Sfratto, Mediazione, Diritti umani, Diritto civile, Eredità e successioni, Unioni civili, Matrimonio, Affidamento, Incapacità giuridica, Diritto condominiale, Locazioni, Incidenti stradali, Malasanità e responsabilità medica, Negoziazione assistita, Cassazione, Risarcimento danni.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Responsabilità concorrente (20%) del conducente di filobus ex art. 2054 c.c. anche nel caso di attraversamento con il rosso del pedone

Sentenza n. 910/2025 pubblicato il 03/02/2025 dal Tribunale di MIlano

Nel caso in esame si è ottenuto in favore dei figli il riconoscimento dei danni morali subiti in conseguenza del decesso del padre, dopo essere stato investito da un filobus, nonostante in sede penale il procedimento a carico del conducente del mezzo fosse stato archiviato. Nella causa civile è stato accertato che il pedone attraversava la carreggiata stretta, riservata al transito dei mezzi pubblici, passando dietro altro filobus senza prestare attenzione ai veicoli provenienti dal senso opposto. Nonostante la grave imprudenza del pedone, il conducente del mezzo è stato condannato per non avere dimostrato di avere fatto tutto il possibile per evitare il danno. Secondi il magistrato il conducente di un pesante filobus nella stretta carreggiata riservata ai mezzi pubblici, in prossimità di due contrapposte fermate in zona altamente trafficata (retro della Stazione Centrale) e in occasione dell'incrocio con altro filobus proveniente dalla direzione opposta (con conseguente limitazione della visibilità laterale, attese le dimensioni ridotte della carreggiata) avrebbe imposto, secondo la prudenza esigibile da un guidatore professionale e particolarmente qualificato, il mantenimento di una velocità più contenuta nell'avvicinamento alla fermata e alla zona del sinistro, non essendo certo imprevedibile e abnorme la condotta dei pedoni che attraversano la strada al di fuori dell'attraversamenti riservati e soprattutto in prossimità di fermate dei mezzi pubblici (la ctu ha anche accertato che il mezzo procedeva ad una velocità compresa tra 36-38 km orari):

Sentenza giudiziaria

Provvedimento del Tribunale di Venezia -Sezione Specializzata in materia immigrazione

Decreto sub procedimento R.G.N. 16822/2025 TRIBUNALE DI VENEZIA

IL Giudice ha ritenuto di dovere emettere provvedimento di non luogo a provvedere, sulla richiesta di sospensione della provvisoria esecutorietà della decisione emessa dalla Commissione territoriale per il riconoscimento di status di rifugiato, sulla base della considerazione che non sussistevano i requisiti di cui all'art. 35 bis, comma 3, d.lgs. 25/2008, posto che la domanda di rigetto per manifesta infondatezza della domanda di protezione, è stata emessa all'esito di procedura ordinaria e non accelerata.

Pubblicazione legale