Caso legale:
Con la maggiore circolazione delle persone e dei lavoratori all'interno dell'Unione Europea e, in generale, nel mondo, le tradizionali frontiere geografiche pongono sempre meno limiti alla creazione della famiglia che diventa sempre più internazionale. Molte coppie sono composte da partner di nazionalità diverse, talvolta nessuno dei due è cittadino del paese in cui risiede e magari i figli hanno vissuto in più paesi spostandosi assieme ai genitori. E cosa succede se il matrimonio o l'unione finiscono? Come si regola l'affidamento della prole? Ma, ancora prima, a quale giudice sarà corretto rivolgersi?
Il caso di cui mi sono occupata dinanzi al tribunale di Siena ha regolamentato il rapporto dei genitori con il figlio minore concedendo l'affidamento congiunto. L'aspetto interessante del caso è che l'affidamento congiunto p stato disposto pur essendo la madre tornata a vivere nel Paese di origine al momento della separazione dal padre italiano residente in Italia.
L'idoneità di ciascuno ad esercitare correttamente le proprie funzioni di genitore, infatti, è un aspetto che prescinde dal luogo in cui ciascun genitore decide di vivere. Ecco che il Tribunale, accordando un diritto di visita molto ampio alla madre e disponendo che il bambino passi all'estero, presso la residenza materna, i periodi di vacanza scolastica, ha favorito una presenza piena ed effettiva di entrambi i genitori nella vita del bambino.
Ogni bambino, infatti, gode di un diritto alla bigenitorialità e, cioè, a mantenere rapporti continuativi ed effettivi con entrambi i genitori e con gli ascendenti di ciascun ramo familiare.
La sola distanza geografica o la decisione di uno dei due genitori di recarsi a vivere all'estero non è - di per sé - causa dell'esclusione di responsabilità genitoriale né di penalizzazione. Certo, gestire le visite e il collocamento del minore sarà complesso ma non per questo un genitore dovrà essere escluso dalla vita del figlio. Il giudice senese ha mostrato, anzi, di saper supportare entrambi i genitori in questo complesso percorso di separazione, tutelando al meglio anche l'interesse del minore coinvolto.
In casi simili, la collocazione del minore in un paese durante il periodo invernale e in un altro durante il periodo estivo, può rappresentare un buon compromesso per permettergli una crescita armonica, la conoscenza dei paesi di provenienza o residenza di entrambi i genitori e per mantenere rapporti pieni e significativi con entrambi.