Caso legale:
Sempre più spesso capita che la retribuzione riconosciuta al personale dipendente non corrisponda alle ore di lavoro effettivamente prestate; in tale ambito mi é capitato di assistere il lavoratore che, sebbene formalmente assunto con contratto di lavoro part-time al 75%, prestasse ben oltre 40 ore di lavoro settimanali.
La difesa si é incentrata nel provare l'effettivo orario di lavoro osservato, anche attraverso i) la produzione di documenti da cui emergeva che il dipendente fosse presente in cantiere dal lunedì al sabato compresi, per almeno 8 ore al giorno, e ii) l'audizione di testimoni (colleghi; dipendenti di terze società chiamate a prestare attività nell'ambito del medesimo cantiere). Visto che l'accoglimento delle domande volte ad ottenere il pagamento delle ore di lavoro eccedenti quelle contrattuali é sotteso all'assolvimento dell'onere della prova che grava sul dipendente, il caso si é risolto attraverso la sottoscrizione di un verbale di conciliazione che ha consentito al dipendente, ma anche alla datrice di lavoro, di evitare l'alea del giudizio e raggiungere un accordo che ha soddisfatto entrambe le parti.