Avvocato Claudia Piscione Kivel Mazuy a Napoli

Claudia Piscione Kivel Mazuy

Avvocato amministrativista Napoli


Informazioni generali

L’Avvocato Claudia Piscione Kivel Mazuy inizia l’attività professionale a Milano, presso lo studio NCTM nel Dipartimento di diritto amministrativo e pubblico comunitario, dove si è occupata di consulenza giuridica in favore di operatori economici e di enti pubblici in materia di diritto amministrativo, nelle aree degli appalti di lavori pubblici, servizi e forniture, concessioni di lavori pubblici e nella redazione di pareri legali. Nel 2014 fa rientro a Napoli dove svolge l'attività presso lo studio De Lorenzo Palma Kivel Mazuy, che si occupa prevalentemente di diritto amministrativo, recupero crediti e risarcimento del danno.

Esperienza


Contratti

Svolgo attività di consulenza tecnica all'Ufficio centrale acquisiti e Grandi progetti della Regione Campania, occupandomi della predisposizione degli atti di gara, bando capitolato, disciplinare e contratti per l'affidamento dei servizi, lavori e forniture. Inoltre seguo tutte le controversie che sorgono in fase di esecuzione del contratto ai sensi degli artt. 105, 106 e ss. Codice degli appalti (subappalto, riserve ecc...). Mi occupo inoltre di predisporre accordi tra privati e pubbliche amministrazioni (accordo bonario in materia di espropri) e tra pubbliche amministrazioni (art. 15 della legge 241/1990), convenzioni urbanistiche


Appalti pubblici

Mi occupo quotidianamente di appalti pubblici fornendo consulenza legale all'Ufficio centrale acquisito della Regione Campania e all'ufficio Grandi progetti (lavori pubblici). Fornisco parere legali, predispongo atti di gara, contratti di appalto, valuto la legittimità dei bandi di gara ed eventualmente il margine di impugnabilità degli stessi e degli altri provvedimenti amministrativi (antimafia, offerta anomala), eventuale assenza dei requisiti in capo alle imprese controinteressate. Mi occupo inoltre della fase di esecuzione del contratto di appalto (subappalto, riserve, rapporti tra imprese nel RTI, collaudo).


Ricorso al TAR

Mi occupo quotidianamente di ricorsi al TAR, operando nel campo del diritto amministrativo, nelle seguenti aree di competenza: diritto sanitario e della sanità; appalti pubblici; edilizia; pubblico impiego/concorsi pubblici; ambiente; concessioni demaniali; espropriazioni


Altre categorie:

Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Diritto civile, Recupero crediti.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Illegittimità della mancata adozione del fabbisogno prestazionale, rappresentato dai Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), propedeutico alla fissazione dei tetti di spesa.

Consiglio di Stato sentenza n 5293/2019

Con la sentenza n. 5293/2019 il Consiglio di Stato ha accolto l’appello proposto da numerose strutture private accreditate che operano nel settore della specialistica ambulatoriale, avverso il silenzio serbato dalla Regione nell’adozione dell’atto di determinazione del fabbisogno sanitario, prodromico all’adozione dei tetti di spesa 2018 - 2019. Con questa importante sentenza il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso proposto da molte strutture private accreditate operanti nella “specialistica ambulatoriale”, ha stabilito che la Regione Campania, prima di fissare i tetti di spesa per gli anni 2018 e 2019 e correlati contratti, ai sensi dell’art. 8 quinques del D.Lgs 502/1992, non ha adottato il necessario atto di determinazione del fabbisogno di prestazioni. Ciò comporta che il fabbisogno di prestazioni assegnato alle strutture private accreditate non è idoneo a garantire i livelli essenziali di assistenza nell’ambito della specialistica ambulatoriale e quindi il diritto alla salute.

Sentenza giudiziaria

Legittimo il provvedimento con cui l’ente locale (nel caso in esame si trattava di Unione di Comuni) difeso dallo studio legale Piscione Kivel Mazuy ha respinto ad un’impresa la richiesta di autorizzazione per attività di discoteca, ai sensi dell’art. 69 e 80 del TULPS, motivata con riferimento alla necessità di tutelare la salute pubblica, potenzialmente lesa dalla prossimità tra il locale di pubblico spettacolo e la sala giochi e scommesse

Sentenza n. 830/2019 TAR Firenze

A proposito del rispetto delle distanze tra sale giochi e luoghi sensibili, il TAR Toscana ha dato ragione all’Unione di Comuni difesa dall’avv. Claudia Piscione, affermando che il Regolamento per l’esercizio del gioco lecito è volto alla tutela della salute delle fasce deboli, la quale verrebbe lesa dalla prossimità delle sale gioco rispetto ai luoghi maggiormente frequentati da soggetti potenzialmente al rischio di dipendenza dal gioco d’azzardo. Con la conseguenza che, per non eludere la finalità della disciplina, il rispetto della distanza minima tra i predetti luoghi deve essere reciproco, e quindi dovuto anche da parte di una nuova attività, aggregativa di soggetti potenzialmente vulnerabili, che pretenda d’insediarsi all’interno della fascia di rispetto.

Sentenza giudiziaria

Legittimo il provvedimento con cui il Difensore civico regionale, nell’esercizio dei poteri sostitutivi, ha commissariato la Città metropolitana, ai sensi dell’art. 136 del TUEL, per non aver nominato il Difensore Civico metropolitano.

Sentenza n. 2701/2019 TAR Napoli

Con la sentenza n. 2701/2019 il TAR Campania – Napoli, ha respinto il ricorso proposto dalla Città Metropolitana contro la nomina del difensore civico della Città Metropolitana, difeso dallo studio legale Piscione Kivel Mazuy, fatta dal Difensore civico regionale, nell’esercizio del potere sostitutivo previsto dall’art. 136 del TUEL, stante la perdurante inerzia della Città Metropolitana nella nomina del difensore civico metropolitano, benché prevista nello Statuto. Con la sentenza n. 2701/2019 il TAR Campania – Napoli, condividendo la difesa proposta dal nostro studio legale, ha ritenuto che i poteri surrogatori di cui all’art. 136 TUEL del Difensore civico rispetto agli inadempienti degli enti locali possano configurarsi nei casi di atti e provvedimenti di competenza degli enti locali inadempienti rispetto all’esercizio di poteri loro attribuiti dalla legge, nei casi, quale quello di specie, in cui l’Amministrazione locale sia chiamata ad assumere una decisione che non comporti la ponderazione di interessi confliggenti, in adempimento di un obbligo di legge che non riconosce all’Amministrazione spazi di valutazione di tipo tecnico/valutativo.

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Lo studio

Studio De Lorenzo Palma Kivel Mazuy
Viale Gramsci 10
Napoli (NA)

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