Le crisi economiche e sanitarie aumentano i separati in casa

Scritto da: Daniele Cinti - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Sempre più spesso mi trovo di fronte a clienti che hanno una problematica comune: la crisi coniugale in un contesto di situazione economica precaria.

È noto che ad una separazione coniugale consegue un distaccamento fisico e quindi logistico dei coniugi i quali spesso devono riorganizzare la propria vita in un’altra casa sostenendo ulteriori costi.

In un contesto di crisi economica, aggravata dalla situazione pandemica e dalle incertezze lavorative, molte più coppie sono quindi costrette a vivere come “separati in casa” poiché non possono, in primis, sostenere i costi legali per un giudizio di separazione.

Ciò, anche se è comprensibile, è molto rischioso soprattutto quando la coppia deve gestire un già precario rapporto affettivo in presenza dei propri figli.

Le conflittualità saranno sempre maggiori e potrebbero riversarsi sui figli stessi che subirebbero, loro malgrado, un clima continuamente teso in casa.

In questi casi la difficoltà iniziale di fare quella che sarebbe la “scelta inevitabile”, ovvero di separarsi, potrebbe essere superata rivolgendosi ad un professionista iscritto all’elenco degli avvocati che possono esercitare avvalendosi del patrocinio a carico dello Stato.

Per questi motivi il sottoscritto ha deciso di offrire anche tale tipo di patrocinio venendo incontro ai mutamenti socio-economici ed alle necessità dei clienti.



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Avvocato Daniele Cinti a Jesi
Daniele Cinti

Avvocato penalista, civilista e della famiglia