Profili fiscali della cessione del “cartellino” del calciatore: il concetto di onerosità nelle cessioni “a costo zero”

Scritto da: Davide Stefani - Pubblicato su IUSTLAB




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La Suprema Corte, a distanza di un anno, si pronuncia nuovamente sulla natura di cessione del contratto di prestazione sportiva del calciatore, rigettando la tesi del collegamento contrattuale tripartito e ritenendo invece configurabile una cessione ai sensi dell’art. 1406 del Codice Civile. Un siffatto inquadramento consente l’applicazione della disciplina della deducibilità delle minusvalenze, a condizione che la cessione sia avvenuta a titolo oneroso. Contestualmente, la Cassazione si dedica alla delicata questione circa il corretto inquadramento della fattispecie di cessione del “cartellino” in assenza di corrispettivo. Nonostante la cessione sia “a costo zero”, l’operazione negoziale è caratterizzata da onerosità, essendo sorretta da reciproci costi e benefici, tale da legittimare l’applicazione della disciplina della deducibilità delle minusvalenze generate ai sensi degli artt. 86 e 101 T.U.I.R. Tale nuovo approccio critico al concetto di onerosità operato dalla Suprema Corte implicherebbe una nuova valutazione dell’assetto negoziale, apprezzabile alla luce dell’equilibrio complessivo e globale che le parti hanno ritenuto di imprimere alla fattispecie contrattuale.



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Avvocato Davide Stefani a Modena
Davide Stefani

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