Caso legale:
Nel caso di specie, l'avv. Domenico Sergio Ammendolea si è occupato di danneggiamento causato da infiltrazioni d'acqua provenienti da un appartamento situato al piano di sopra di un magazzino contenente merce (nello specifico, oggetti d'arte). Richiesto in prima battuta accertamento tecnico preventivo teso ad individuare la causa del danno, il nesso eziologico nonché alla quantificazione del danno veniva rilevata, dal nominato CTU, una perdita interessante le tubazioni di adduzione della caldaia. Il CTU, pur individuando in tale perdita la causa delle infiltrazioni ed il nesso di causalità tra detta perdita ed il danno alla merce, si limitava a riconoscere il risarcimento limitatamente alla scarsa merce rimasta in magazzino. Infatti, nelle more dell'allagamento, la parte danneggiata aveva rimosso quanta più merce possibile dal magazzino stesso, con lo scopo di sottrarla all'azione dannosa dell'acqua. Si procedeva pertanto a promuovere successiva causa di merito, nella quale, fermi restando la causa del danno ed il nesso di causalità, si contestavano le risultanze dell'espletata perizia in ordine al suo essere circoscritta alla merce presente in magazzino al momento dell'inizio delle operazioni peritali. La causa veniva istruita con prova testimoniale e con nuova CTU. Si individuavano i segni dell'acqua sulla merce sottratta dal magazzino e la corrispondenza di tali segni con quelli lasciati dall'acqua stessa sulle pareti del predetto magazzino. La domanda veniva accolta (Tribunale Locri, sezione civile, sentenza 28.11.2013, n. 707, nella causa R.G. n. 410/11 - D. M.R. c/ R.G.A.).