Pubblicazione legale:
Preliminare di vendita di un immobile con difformità edilizie: il contratto non sempre viene meno.
Con la recente ordinanza n. 18051/2023 la Corte di Cassazione ha, in sintesi, stabilito che la risoluzione di un contratto preliminare non è sempre e comunque scontata in caso di difformità dell’immobile.
Se le difformità edilizie contestate dall’acquirente sono in parte sanate e/o comunque di entità tale da risultare sanabili, egli deve concedere al venditore il tempo necessario per realizzare gli interventi idonei alla regolarizzazione.
Dunque il preliminare può conservare la sua validità.