Caso legale:
Il Tribunale di Roma, ottava sezione civile, ha accolto l’opposizione redatta dall’Avvocato Emiliano Cavallo, revocando un decreto ingiuntivo emesso a favore di una società di energia elettrica della somma di Euro 38.340,53, quantizzando in Euro 379,62 la somma effettiva da pagare da parte di un’impresa di Vittoria. La società di energia elettrica è stata condannata al pagamento del 70 % delle spese di lite per competenze professionali pari ad Euro 3.000,00.
Il decreto ingiuntivo era stato emesso sulla scorta di una fattura di maxi – conguaglio derivante da un cattivo funzionamento del contatore elettrico e da una conseguente ricostruzione di consumi effettuata dalla società di distribuzione di energia per il periodo 1 ottobre 2015 – 31 dicembre 2017.
La difesa ha puntato sulla intervenuta prescrizione del credito nonché sull’illegittimità ed infondatezza del credito per incongruenza dei consumi tra quelli reali e quelli ricostruiti dalla società di distribuzione. Il CTU nominato dal Tribunale di Roma ha accertato l’errore in cui è incorsa la società di distribuzione nella ricostruzione dei consumi ed ha indicato il valore ammissibile del +/- 4% in luogo del +/- 98 % applicato dalla società elettrica.
Fonte: La Sicilia