Conferenza:
La legge 12 aprile 2019, n. 31, segna una tappa fondamentale nel lungo cammino verso la concreta affermazione nell’ordinamento giuridico italiano della protezione in forma aggregata dei diritti con caratteristiche affini, vantati da una pluralità di soggetti nei confronti del medesimo debitore.
Gli istituti di cui si occupa il legislatore, l’azione di classe (che fa la parte del leone) e l’azione inibitoria collettiva (in posizione più defilata), non sono stati creati ex novo. Entrambe le azioni hanno una storia alle spalle, non priva di alti e bassi. Al momento in cui è stata varata la riforma, la prima si avviava a completare il suo primo decennio, mentre la seconda vantava già una militanza di oltre venti anni. Fatto sta che, in ragione dell’incidenza dei mutamenti introdotti, si può a giusto titolo parlare di una nuova partenza o, in alternativa, dell’inizio di uno stadio profondamente rivoluzionario per la tutela collettiva.
Fonte: VIII CONGRESSO NAZIONALE CONSULTA DEI LEGALI DEL SUNIA.