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L’efficacia della sanatoria edilizia nella configurazione del reato di abuso edilizio

Scritto da: Federico Triulzi -




Pubblicazione legale: La sentenza in esame trae origine da un caso di abuso edilizio in cui il ricorrente, destinatario di una condanna per la realizzazione di opere edili non autorizzate, ovvero la costruzione di un immobile in violazione delle norme urbanistiche locali, invocava la sopravvenuta sanatoria edilizia sul presupposto che l'intervenuto rilascio del titolo abilitativo in sanatoria avrebbe dovuto far venire meno la punibilità del reato contestato. La Corte di Cassazione, sul punto, ha avuto modo di chiarire i principi giuridici relativi alla sanatoria edilizia e il suo impatto sul reato di abuso edilizio e in particolare se questa potesse comportare l'estinzione dello stesso. La Cassazione ha ribadito che, ai sensi dell'art. 36 del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. n. 380/2001), la sanatoria edilizia ha l'effetto di far venire meno l'illiceità penale delle opere realizzate abusivamente, purché sia concessa prima che intervenga una condanna definitiva. La Corte ha anche precisato che la mera richiesta della sanatoria non è sufficiente a sospendere o eliminare la responsabilità penale in quanto è necessario che la sanatoria venga effettivamente concessa e che l'opera abusiva risulti conforme agli strumenti urbanistici vigenti sia al momento della realizzazione sia al momento della sanatoria. Elemento fondamentale riguarda, quindi, la tempistica della concessione della sanatoria.

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Federico Triulzi

Avvocato penalista