Sentenza giudiziaria:
La cliente, alla fine del 2022, riceveva la notificazione di un "Avviso di intimazione" che si fondava su un precedente avviso di accertamento pretesamente notificato nel 2018. Sulla scorta di quanto statuito dalla nota sentenza della Cassazione a Sezione Unite n. 10012/2021, ritenevo che la notifica dell'atto prodromico fosse viziata e, pertanto inficiasse la validità anche dell'"Avviso di intimazione" più recente.
La Corte ha integralmente accolto l'eccezione svolta nell'interesse della cliente.
Peccato solo che, in forza di una prassi tanto diffusa in sede tributaria quanto contraria ai più elementari princìpi in materia processuale, la Corte abbia omesso di condannare l'Agenzia delle Entrate alla refusione delle spese di lite nella sua qualità di soggetto totalmente soccombente (che, peraltro, aveva respinto la medesima eccezione già svolta nell'interesse della cliente in sede di mediazione).
