Crisi di impresa e assetti
organizzativi: azioni opportune
Contenuto
e obiettivi norma
Il
DLgs. 12.1.19 n. 14, emanato in attuazione della L. 19.10.2017, ha introdotto
nel nostro ordinamento il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (“Ccii”),
che si sostanzia in una riforma organica della disciplina delle procedure
concorsuali, che passa da una significativa modifica del Codice Civile. I
termini di entrata in vigore sono stati rinviati per effetto del Corona Virus dall’art.
11 del Decreto-Legge 2 marzo 2020, n. 9 - Misure urgenti di sostegno per
famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19 «le disposizioni di cui agli articoli 14 e 15, relative all’obbligo
di segnalazione, si applicano a decorrere dal 15 febbraio 2021».
Il
Ccii, che si adegua ad iniziative analoghe di altri paesi europei, ha
identificato, inter alia, strumenti per anticipare l’emersione della crisi
delle imprese, nonché per limitarne la portata. L’obiettivo dichiarato è
infatti evitare che il ritardo nel percepire i segnali di crisi di un’impresa
possa poi condurre ad uno stato di non ritorno e, si aggiunge, a potenziale
rischio virale sui mercati.
Interventi
per gestire la crisi di impresa
La
nuova disciplina ha individuato una serie di fronti di intervento, riassumibili
in:
revisione e razionalizzazione della
disciplina legata alla crisi e all’insolvenza, attraverso la formulazione di
una normativa unitaria che sostituisse l’attuale Legge Fallimentare (R.D. 16
marzo 1942, n. 267)
l’identificazione di nuovi obblighi per gli
imprenditori di dotarsi di strumenti operativi efficienti e di un assetto
organizzativo adeguato, vedere art.375, per la identificazione delle situazioni
di crisi e l’adozione tempestiva delle opportune iniziative[1]
l’avvio del processo di ristrutturazione
nella fase iniziale della crisi per salvaguardare la continuità operativa delle
imprese
delega del processo di gestione della
crisi agli Organismi di Gestione della Crisi dell’Impresa (OCRI).
Azioni
opportune ai fini del riassetto organizzativo per la prevenzione del rischio di
crisi di impresa
Con riferimento al punto chiave dell’adozione di assetti organizzativi atti a prevenire la crisi di impresa, in schema una sintesi delle primarie tipologie di intervento a livello strategico e di Compliance.
1) Organigramma chiaro e aggiornato
2) Implementazione di sistemi di controlli di linea e di secondo e terzo livello adeguati
3) schede mansioni chiare e deleghe interne trasparenti
4) Formazione di settore aggiornata e diffusa
organigramma e
[1]
“Art. 375
del Ccii “Assetti organizzativi dell’impresa 1. La rubrica
dell’articolo 2086 del codice civile è sostituita dalla seguente: «Gestione
dell’impresa». 2 All’articolo 2086 del
codice civile, dopo il primo comma è aggiunto il seguente:
«L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il
dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile
adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della
rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità
aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di
uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e
il recupero della continuità aziendale».
Sono Francesca Marchini e gestisco da circa 30 anni rischi legali e compliance nelle aziende e nelle banche (negoziazione contratti, Privacy:sistemi di adeguamento, Modelli 231/01, Modellazione di sistemi di controllo interno, Iso 37001 Anticorruzione). Opero in proprio e il focus è da anni nella attività di consulenza. Sono formatrice qualificata in materia di Privacy, DPO, Auditor Accredia Iso 37001, OdV Specialist. La mia visione è: valorizzare la governance e la compliance delle aziende, riducendo i rischi collegati a comportamenti non leciti, o non opportuni che possono generare perdite economiche, reputazionali e di immagine.
Sono specializzata nel fornire assistenza per la creazione di modelli organizzativi interni di adeguamento alla Privacy secondo i dettami della nuova normativa europea. L'assistenza di numerosi clienti ad oggi di varie categorie di business mi conferma che questa attività costituisce ed è largamente riconosciuta come una valore aggiunto di efficientamento della attività di impresa (più chiarezza nei ruoli interni, gestione integrata della documentazione, maggiore consapevolezza del management, abbassamento del rischio violazione normativa Privacy, maggiore percezione della cultura della legalità ).
Ho gestito per oltre 10 anni di contratti di erogazione di servizi di investimento e finanziari,attività di precontenzioso e supporto per le strategie di azioni di contenzioso. Ho gestito nel periodo caldo dei crack finanziari Parmalat, e dei default Argentina, e dei derivati decine di precontenziosi con istitui finanziari e con alcuni clienti retail, nonchè le modifiche deei contratti negoziazione titoli
Ho seguito per i primi 7 anni della mia attività presso studi legali ho seguito varie attività: gestione contenzioso assicurativo, gestione di decine di separazioni e negoziazioni pre-separazioni e pre-contenziosi in materia di diritto d'autore. Da oltre 3 anni seguo realtà della moda per la gestione della contrattualistica per realizzazione fiere in tutto il mondo
Diritto internazionale ed europeo.
Francesca Marchini
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