Mini-condono approvato dal Consiglio dei Ministri del 24.05.2024: un'opportunità per sanare piccole difformità edilizie nelle proprie abitazioni

Scritto da: Francesca Mazzonetto - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Il mini-condono approvato oggi 24 maggio 2024 dal Consiglio dei Ministri riguarda l’approvazione di una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano.

 

Queste difformità o irregolarità costituiscono, allo stato, abusi edilizi poiché la conformità urbanistica sussiste solo se vi è corrispondenza fra lo stato di fatto dell’immobile e i relativi permessi edilizi e dunque i progetti che a tali permessi sono allegati.

 

Se la planimetria allegata all’atto di compravendita non è conforme all’attuale stato di fatto dell’immobile che ho comperato o che vorrei comperare, devo sapere che questo immobile è inficiato da abusi edilizi che seppure di non particolare rilievo vanno sanati.

 

Pur trattandosi di abusi minori (per esempio tramezzi, finestre, verande, diversa distribuzione dei locali, difformi dalla planimetria di progetto) e che il cittadino non percepisce come qualcosa di illecito,  essi hanno il potere di paralizzare una vendita, ovvero di dar luogo a cause per vizi della cosa venduta, ovvero ancora di costituire ostacoli per il conseguimento di benefici fiscali.

 

Il mini-condono è dunque certamente un’occasione che va presa in seria considerazione per risolvere problemi che, diversamente, sono davvero irrisolvibili.

 

Attenzione! Le norme sui condoni-ricordando anche quelli passati-non sono di facile interpretazione, perché per un verso riguardano questioni tecniche, per un altro si scontrano con la normativa urbanistica che nel nostro Paese è stratificata e va distinta in periodi storici, prima del 1967, dopo il 1978, e che si fonda su principi di diritto di non facile interpretazione: per tutti la c.d. doppia conformità. Va soggiunto che il mini-condono di imminente approvazione non sarà una sanatoria universale, ma sarà accompagnato da previsioni di limitazioni temporali (entro quando si può fare, a pena di decadenza) e qualitative (quali abusi?).

 

Per tutte queste ragioni il mini-condono non può essere fatto senza un ausilio tecnico. Mi occupo da oltre trent’anni di edilizia e urbanistica e dunque ho affrontato anche i precedenti condoni edilizi con esito positivo. Mi avvalgo della collaborazione di geometri ed ingegneri per gli accertamenti di carattere tecnico strutturale, professionisti che hanno maturato esperienza sul campo.

 

Non esiste pratica che vada a buon fine se non è preceduta da una due diligence preventiva accurata.

 

Diversamente si buttano via i soldi senza garanzia di alcun risultato. Più si investe nella fase di verifica più vi sono garanzie di risultato.

 

Si allega il provvedimento. Clicca qui.



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Avvocato Francesca Mazzonetto a Padova
Francesca Mazzonetto

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