Nel sistema giuridico italiano, il patto di convivenza tra un cittadino italiano e uno straniero irregolare costituisce uno strumento di grande rilevanza, poiché permette al cittadino straniero di ottenere la registrazione della propria unione presso il Comune e di accedere, in seguito, a un permesso di soggiorno per familiari UE.
Tale permesso consente di vivere e lavorare in Italia senza passare per il decreto flussi, aprendo così un’importante via di regolarizzazione.
Secondo il principi normativi italiani e della comunità europea (in particolare, l'art. 8 CEDU), infatti, anche gli stranieri irregolari hanno diritto alla registrazione del patto di convivenza con un cittadino italiano. Tuttavia, molti Comuni negano questa possibilità, richiedendo, in modo improprio, che lo straniero presenti un certificato di residenza.
A partire dal 2022, numerose sentenze dei tribunali italiani hanno sancito il diritto alla registrazione del patto, creando un solido precedente giudiziale per tutelare la convivenza tra cittadini italiani e partner stranieri, anche privi di permesso di soggiorno.
Grazie alla registrazione del patto, il partner straniero può richiedere un permesso di soggiorno per familiari di cittadino UE, che garantisce il diritto a risiedere e lavorare in Italia, senza le limitazioni imposte dai flussi migratori. Tale permesso, basato sul D.Lgs. n. 30/2007, riconosce la stabilità e il diritto alla vita familiare in Italia per i conviventi di cittadini italiani.
Il procedimento per ottenere il permesso di soggiorno si avvia con la sottoscrizione del patto di convivenza davanti a un avvocato specializzato, che provvederà poi a presentarlo all’ufficio dell’anagrafe per la registrazione. Qualora il Comune rifiuti la registrazione, è possibile fare ricorso in tribunale, con il supporto di un legale esperto in diritto dell’immigrazione, per ottenere il riconoscimento del diritto alla registrazione e, di conseguenza, al permesso di soggiorno.
Affidarsi a un avvocato esperto è fondamentale per seguire correttamente il percorso di regolarizzazione e, se necessario, avviare le azioni giudiziali per tutelare il diritto alla convivenza stabile e ai benefici che ne derivano.
ENGLISH VERSION
Cohabitation Agreement between an Italian Citizen and an Irregular Foreign National: Right to Registration and EU Family Residence Permit
Under Italian law, a cohabitation agreement between an Italian citizen and an irregular foreign national is an important instrument allowing the foreign partner to register their union with the local municipality and subsequently obtain an EU family residence permit. This permit allows the individual to live and work in Italy without needing to go through the immigration quotas, providing a crucial pathway to regularization.
Italian law grants irregular foreign nationals the right to register their cohabitation agreement with an Italian citizen. However, many municipalities have refused to register these agreements, inappropriately requiring that the foreign national provide proof of residence. Since 2022, numerous court rulings in Italy have confirmed the right to register the cohabitation agreement, setting a strong judicial precedent in support of the right to cohabit between Italian citizens and foreign partners, even those without a residence permit.
Once the cohabitation agreement is registered, the foreign partner can apply for an EU family residence permit, allowing them to live and work in Italy without the restrictions imposed by immigration quotas. This permit, under Legislative Decree No. 30/2007, acknowledges the stability of the relationship and the right to family life in Italy for cohabiting partners of Italian citizens.
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