Nel delicato campo della
chirurgia estetica, l'errore tecnico commesso da un chirurgo durante
l'intervento a causa di imprudenza e negligenza può non solo comportare gravi
danni fisici ed estetici ma anche implicare aspetti penali. L'articolo 590
sexies del codice penale italiano può diventare un elemento cruciale nei casi
in cui il chirurgo, per sua negligenza, provochi lesioni gravi al paziente
durante l'operazione.
La sentenza n. 28086/2019 della
Suprema Corte, depositata il 27 giugno 2019, ha riaffermato che la legge
Gelli-Bianco, che introduce la causa di non punibilità, non si applica quando
sono presenti elementi di imprudenza, negligenza ed imperizia nell'utilizzo
degli strumenti chirurgici, causando gravi lesioni personali. In questi casi,
la responsabilità penale del chirurgo può essere accertata.
La Corte di Cassazione, sezione
VI civile, con l'ordinanza n. 8220 del 24 marzo 2021, ha inoltre sottolineato
che, di fronte a menomazioni multiple, il risarcimento dovuto dal medico deve
essere valutato considerando il danno estetico e psicologico nel suo complesso.
Questo approccio più completo riflette la complessità delle conseguenze e può
influenzare la valutazione di eventuali responsabilità penali.
Nel contesto della chirurgia
estetica al volto, la Cassazione penale, sez. IV, con la sentenza n. 32423 del
8 maggio 2008, ha stabilito che il chirurgo plastico può essere ritenuto
responsabile di lesioni colpose se, durante un intervento, causa lesioni alla
persona offesa. Questo è particolarmente rilevante quando manca un'esaustiva
informativa sulla possibilità di complicanze legate all'utilizzo di specifici
prodotti commerciali.
In conclusione, oltre alla
responsabilità civile per danni estetici e psicologici, i chirurghi coinvolti
in interventi estetici devono considerare anche l'aspetto penale delle loro
azioni. La legge è chiara nel richiedere standard elevati di cura e sicurezza
nel settore medico, e la violazione di tali standard può comportare conseguenze
legali significative per i professionisti coinvolti."
Fulvio Pellegrino, nato a Pompei il 08/01/1968. Laurea in Giurisprudenza - Università degli Studi Napoli Federico II conseguita nel 1995- Cassazionista. Specializzato nella responsabilità professionale medica, reati ambientali, delitti contro la famiglia e omicidio stradale.
Sono specializzato nel fornire assistenza legale nell’ambito penale, in particolare nella materia ambientale, nella responsabilità medica e nei reati contro la famiglia. Durante la mia carriera professionale ho seguito centinaia di clienti e decine di aziende che sono rimasti soddisfatti del mio operato. Alcuni dei principali clienti: Azienda Ospedaliera Istituto Ortopedico Gaetano Pini (Milano), Residenza Sanitaria Assistenziale “Quadrifogli, Gruppo Immobiliare-Alberghiero “Giglio”, Comune di Pompei, Capitalease S.p.A. con ruolo di Legal Advisor, responsabile antiriciclaggio, gruppo edile EdilCava. Gruppo Ferretti -Aprea.
Alcuni dei casi di cui mi sono occupato hanno avuto una rilevanza nazionale e altri sono derivati da trasmissioni televisive.
La mia esperienza si è formata negl'anni difendendo sia le parti offese sia il professionista medico. Inoltre, sono tra gli avvocati fiduciari di diversi ospedali pubblici e avvocato di alcune cliniche private.
Diritto ambientale, Diritti umani, Usura, Diritto assicurativo, Stalking e molestie, Reati contro il patrimonio, Diritto penitenziario, Cassazione.
Fulvio Pellegrino
Via Carducci 37
Napoli (NA)
Sede secondaria:
Via Prota 67
Torre Annunziata (NA)
Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
© Copyright IUSTLAB - Tutti i diritti riservati
Privacy e cookie policy