Sentenza giudiziaria:
Un cittadino straniero venne rinviato a giudizio per il reato di ingresso e soggiorno illegale sul territorio dello Stato di cui all'art. 10 bis, D.Lgs. 286/1998.
Durante il processo di primo grado, sollevai innanzitutto la nullità relativa del decreto di citazione a giudizio per la sua mancata traduzione nella lingua conosciuta dall'imputato straniero alloglotta, o quantomeno, in una lingua veicolare che in aderenza ai principi che governano il giusto processo, garantisse l'effettiva comprensione del contenuto dell'accusa.
Nel corso del dibattimento, fulcro del processo accusatorio e sede di formazione della prova, depositai una memoria difensiva volta a circoscrivere la concreta cornice fattuale all'interno della quale si era inscritta la condotta e il suo minimo disvalore criminale, anche alla luce delle abitudini di vita del prevenuto e del suo stato di incensuratezza.