Gianantonio Tassinari - Esperto in diritto dei trasporti e del commercio internazionale

Informazioni generali

L’Avv. Gianantonio Tassinari di Ravenna è specializzato in diritto dei trasporti marittimi, terrestri e combinati, diritto della navigazione, nonché in diritto del commercio internazionale. Abitualmente è in grado di patrocinare cause avanti qualsiasi tribunale e corte di merito italiani ed anche giurisdizioni straniere. Ha collaborato con studi legali italiani specializzati nei predetti settori giuridici. È stato collaboratore di alcune riviste giuridiche, italiane e straniere, che si occupano delle medesime materie. Ha partecipato alla pubblicazione del Trattato breve di diritto marittimo curando il IV capitolo del IV volume.

Esperienza

Diritto marittimo

Mi sono laureato all'Università degli Studi di Bologna discutendo una tesi in materia di diritto marittimo avente quale titolo "Delivery orders". Ho poi svolto la pratica forense e ho intrapreso collaborazioni professionali con studi che trattavano prevalentemente questioni di diritto marittimo e della navigazione. Tratto tuttora questioni inerenti tale materia. Detti studi legali di primaria rilevanza in ambito anche internazionale, mi hanno permesso di acquisire un'esperienza di anni che ho poi affinato da tempo avendo la possibilità di assistere importanti ditte italiane e straniere in questo particolare settore giuridico.

Diritto civile

Ritengo di poter contare su una preparazione teorica e una attività pratica continuativa in questo settore giuridico che si sono via via affinate durante anni di esercizio della professione forense. In particolare posso fare affidamento su una buona esperienza maturata nel settore del contenzioso giudiziario in materia di diritto civile, non solo per avere patrocinato cause civili di vario genere come dominus, ma anche per avere partecipato quale domiciliatario e procuratore in tribunale in cause importanti come quelle che opposero anni addietro una primaria società italiana a varie società di gruppo un tempo esistenti a Ravenna.

Contratti

Ritengo di poter contare non solo su una preparazione teorica relativa all'esperienza della contrattualistica italiana e internazionale, ma anche su una attività pratica continuativa in questo settore che mi ha portato in vari casi a fornire assistenza stragiudiziale mediante la redazione di contratti specifici e la partecipazione a trattative di componimento amichevole in occasione di vertenze riguardanti questioni di varia contrattualistica. Ho inoltre trattato cause civili in cui si dibattevano questioni di contratti, con prevalenza dei contratti di vendita e appalto.

Altre categorie

Diritto internazionale ed europeo, Diritto dei trasporti terrestri.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Confermata anche in cassazione sentenza di condanna al pagamento di compensi di appalto per USD. 64.995,16 e CHF. 96.562

Sentenza del 22.11.2013 n. 26260 - Corte di Cassazione, Sezione II

Una ditta americana e una svizzera parti di un gruppo societario produttore di motori per navi, da me assistite, citarono in giudizio avanti il Tribunale di Ravenna una compagnia armatrice locale provando di avere svolto per conto di questa lavori di smontaggio, controllo, rettifica e rimontaggio del motore ausiliario di una nave durante la sosta di questa in un porto americano e in alcuni porti europei, nonché provando di avere fornito pezzi di ricambio del predetto motore a favore della committente. La convenuta opponeva di nulla dover pagare per i predetti titoli e reclamava in via riconvenzionale il risarcimento di danni subiti per mancato svolgimento a regola d'arte delle prestazioni appaltate alle due ditte straniere. Dopo espletamento di prove per testi e c.t.u. il tribunale condannò la compagnia armatrice a pagare in favore delle due ditte la somma da ciascuna richiesta, rigettò la domanda riconvenzionale della convenuta che condannò alle spese legali. Quest'ultima propose appello avanti la Corte di Bologna, la quale rigettò nel merito l'impugnazione della compagnia armatrice condannandola a pagare le spese legali anche per questo grado di giudizio. L'appellante ricorse per cassazione e la Suprema Corte, confermò la sentenza di appello e condannò la ricorrente al pagamento delle spese legali. La Cassazione ribadì il principio che l'appaltante è tenuto a cooperare all'adempimento dell'appaltatore ex art. 1206 c.c. qualora tale cooperazione sia necessaria per l'oggetto dei servizi appaltati, come era in questo caso di lavori al motore di bordo di una nave, in base al principio di buona fede e correttezza.

Esperienza di lavoro

Titolare - Studio legale Avv. Gianantonio Tassinari

Dal 1/1986 - lavoro attualmente qui

Ho avuto la possibilità di occuparmi professionalmente di cause giudiziarie non solo in materia di diritto civile, riguardanti di volta in volta varie tipologie contrattuali, ma anche di cause in materie specialistiche, quali il diritto marittimo in generale, il diritto dei trasporti terrestri, multimodali e ovviamente marittimi, nonché le compravendite internazionali ed altri settori della contrattualistica generale. Ho così avuto la soddisfazione di seguire clientela italiana e straniera cui ho offerto assistenza giudiziaria avanti giurisdizioni italiana e straniere, nonché assistenza stragiudiziale e consulenza nei settori menzionati.

Titolo professionale

Scuola di diritto internazionale privato e compravendita internazionale nell'anno 2008

Università degli Studi di Bologna - Campus di Ravenna - 1/2020

L'attestato di frequenza e superamento di questo corso specialistico svolto dall'Università di Bologna - Campus di Ravenna, nella forma della cosiddetta Summer School ha certificato il proficuo svolgimento di quanto sopra descritto. La frequenza di questo corso che si svolgeva con lezioni giornaliere della durata di otto ore tenute da docenti che parlavano la lingua inglese mi ha permesso non solo di approfondire le materie del diritto internazionale privato e delle convenzioni internazionali, soprattutto riguardo alla convenzione di Vienna del 1980 in materia di vendita internazionale di beni mobili, ma anche di apprendere e affinare la mia conoscenza in tema di contratti di compravendita internazionale, e ciò è avvenuto non solo da un punto di vista teorico, ma anche da un punto di vista pratico, dato che durante gli orari si svolgimento del corso erano previste esercitazioni pratiche di notevole importanza.

Pubblicazione legale

L'individuazione del vettore in base alla polizza di carico nell'esperienza giuridica italiana

Revista europea de derecho de la navegaciòn marìtima y aeronàutica

L'articolo che intendo citare comparve in una rivista specialistica spagnola e si riferisce a un caso giudiziario di un certo interesse che fu deciso dalla Corte di Cassazione italiana. La vertenza riguardava una causa di risarcimento dei danni promossa da un commerciante italiano che aveva inviato merci all'estero poi risultate non consegnate parzialmente. Il commerciante in questione convenne in giudizio avanti un tribunale italiano una determinata società straniera ritenendola vettrice del carico trasportato all'estero sulla base di quanto risultava indicato nella polizza di carico. La società straniera si costituì in giudizio lamentando di non essere il vettore del carico in questione. La causa, decisa in primo grado in modo pregiudizievole per la società straniera convenuta, fu appellata da quest'ultima senza successo, dato che la Corte d'Appello competente confermò la sentenza di primo grado. La soccombente propose allora ricorso per cassazione, ma la Suprema Corte italiana rigettò il ricorso della società straniera condannandola altresì al pagamento di tutte le spese processuali. La parte interessante della motivazione dei giudici di cassazione stabilì che, quando la polizza di carico della merce non contiene un'intestazione precisa indicativa dell'identità del vettore, l'armatore della nave può essere ritenuto fondatamente quale vettore della merce solo qualora la polizza di carico stessa sia stata sottoscritta dal comandante della nave oppure dall'agente raccomandatario aggiungendo la precisa indicazione formulata in questi termini "per conto e nell'interesse dell'armatore", oppure formule analoghe.

Caso legale seguito

Causa civile presso la High Court of Justice - Queen's Bench Division di Londra - Commercial Court

2005-2006

Si trattava di agire contro una compagnia di assicurazione straniera che aveva garantito le obbligazioni risarcitorie di una compagnia armatrice pure straniera. Avevo assistito in Italia con successo, e cioè vincendo la causa, un cliente straniero che vantava un credito risarcitorio nei confronti della predetta compagnia armatrice e che era detentore di una fideiussione assicurativa rilasciata dalla compagnia di assicurazione di cui sopra, mediante la quale l'assicuratore si impegnava a pagare quanto garantito in base a una sentenza di condanna italiana a carico del proprio assicurato, che avesse accertato il diritto di credito del mio assistito. Poiché dietro mia richiesta stragiudiziale di pagamento quest'ultima compagnia rifiutò tramite i propri legali di onorare la fideiussione che aveva rilasciato, si rese necessario per il mio cliente iniziare un giudizio a Londra al fine di ottenere l'escussione coattiva della garanzia fideiussoria. In questo caso, il cliente medesimo preferì, tramite avvocati del proprio Paese e legali inglesi, promuovere il giudizio presso l'Alta Corte di Giustizia - Corte Commerciale di Londra. Io fui incaricato dai legali inglesi, in qualità di consulente, di rendere pareri sul diritto italiano, per lo più processuale, ma non solo, che avrebbe dovuto essere applicato nel giudizio inglese. Al termine della causa il cliente straniero riuscì a veder riconosciuto il proprio diritto e a ottenere la condanna della compagnia di assicurazione al risarcimento del danno che quest'ultima aveva garantito di pagare.

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