Pubblicazione legale:
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dai legali dei genitori di un'alunna di un istituto comprensivo di Cutro, nel Crotonese, contro la bocciatura della figlia, affetta da disturbi nell'apprendimento.
Secondo l' avvocato Giancarlo Pitaro, "la non ammissione dell'alunna alla classe successiva, motivata da un cumulo di insufficienze, era da imputare, in realtà, all'inerzia della scuola nel non aver approvato in modo tempestivo, né eseguito, il cosiddetto 'Piano didattico personalizzato' per venire incontro alle difficoltà oggettive della giovane e sostenerne e integrarne l'apprendimento scolastico con metodologie e verifiche differenti rispetto a quelle utilizzate per gli altri compagni di classe".
Fonte: Link all'articolo