Avvocato Gianfranco Ferrari a Ardea

Gianfranco Ferrari

Avvocato penalista cassazionista, con esperienza anche in civile e amministrativo

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LE RIPRESE GIORNALISTICHE AUDIOVISIVE IN VOLTO IN LUOGO PUBBLICO E APERTO AL PUBBLICO, PUBBLICI UFFICI COMPRESI.

Scritto da: Gianfranco Ferrari - Mio blog

Pubblicazione legale:

LE RIPRESE GIORNALISTICHE AUDIOVISIVE IN VOLTO IN LUOGO PUBBLICO E APERTO AL PUBBLICO, PUBBLICI UFFICI COMPRESI. Nella penultima puntata della trasmissione televisiva “La Gabbia” condotta da Gianluigi Paragone abbiamo visto la coraggiosa inviata Monica Raucci alle prese con i venditori abusivi che operano nelle vicinanze del Colosseo e altri siti storico-archeologici di Roma e che spesso frodano e danneggiano i turisti, provocando un danno ingente alla Capitale, non solo sotto il profilo dell’immagine. Abbiamo anche visto come uno degli operatori della Polizia locale di Roma, considerato,tra le altre cose, che la Raucci invitava questi ultimi ad intervenire per contrastare il fenomeno, che si svolgeva in pieno giorno e davanti agli occhi di tutti,abbia persino diffidato l’inviata dal pubblicare le videoriprese con il suo volto, prospettando chiaramente che gli avrebbe “fatto causa” se si fosse visto ripreso in trasmissione o da qualche parte. A fronte di questo episodio o probabilmente per cautelarsi da eventuali pericoli di azioni giudiziarie,ecc. abbiamo anche visto che le riprese sono state trasmesse dall’emittente,nella puntata e in quella successiva, con le facce oscurate, sia dei Vigili che degli operatori abusivi, e che qualcuno di questi ultimi ha anche aggredito letteralmente la giornalista invitandola a farsi gli affari suoi e perché evidentemente non voleva essere ripreso al pari dell’operatore di polizia locale. La giornalista si è presa,in qualche misura, una sorta di “rivincita” nella puntata successiva,trasmessa mercoledì scorso, in cui, pur oscurando sempre le facce degli abusivi, segue nel blog.

Fonte: Mio blog - leggi l'articolo


Avv. Gianfranco Ferrari - Avvocato penalista cassazionista, con esperienza anche in civile e amministrativo

Oltre all'esperienza nel ramo penale e in diritto civile soprattutto per il ramo dei risarcimenti danni alla persona e al patrimonio, ho potuto approfondire anche l'esperienza dell'assistenza a società,imprese e consorzi,soprattutto nel ramo degli stabilimenti balneari e dei Consorzi stradali. Pertanto,sia pure da professionista esterno,ho prestato attività di riordino e assistenza globale per imprenditori,società ed enti, talchè si può dire che abbia anche acquisito esperienze affini o in tutto analoghe a quelle del cosiddetto "giurista di impresa". Mi intendo anche di amministrativo e diritto U.E. e sono anche giornalista.




Gianfranco Ferrari

Esperienza


Diritto penale

Nasco come penalista e amministrativista, arrivando poi al civile e soprattutto l'esperienza più radicata è sulla difesa delle persone offese e parti civili fin dalla fase delle indagini preliminari.


Omicidio

Ho difeso sia casi di omicidio colposo stradale che di omicidio volontario, in quest'ultimo caso per le parti civili. Mi sono distinto sempre per l'apporto cognitivo e investigativo fin dalla fase di indagine.


Violenza

In particolare violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni essendomi laureato con tesi su tutti i reati sessuali sotto il profilo penale e medico-legale di 3.600 pagine e 6 volumi


Altre categorie:

Stalking e molestie, Reati contro il patrimonio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto immobiliare, Edilizia ed urbanistica, Incidenti stradali, Diritto marittimo, Diritti umani, Diritto civile, Diritto di famiglia, Eredità e successioni, Unioni civili, Separazione, Divorzio, Matrimonio, Proprietà intellettuale, Contratti, Diritto tributario, Diritto amministrativo, Appalti pubblici, Ricorso al TAR, Aste giudiziarie, Diritto internazionale ed europeo, Immigrazione e cittadinanza, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Multe e contravvenzioni, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Tutela degli animali, Arte e beni culturali, Tutela degli anziani, Diritto dell'informatica, Privacy e GDPR, Diritto militare, Mediazione, Negoziazione assistita, Cassazione.


Referenze

Titolo professionale

Giornalista pubblicista

Ordine giornalisti Lazio - 2/2018

Sono giornalista pubblicista regolarmente iscritto all'ordine dopo i due anni di pratica con i relativi articoli. Conosco pertanto in maniera approfondita i reati e i contenziosi tipici in materia di stampa e diffamazione a mezzo stampa, alcuni aspetti del diritto e della pratica editoriale, le responsabilità all'interno di una testata e le questioni legate all'utilizzo dei social network e diritto all'informazione.

Pubblicazione legale

L' assistenza delle persone offese chiamate a sommarie informazioni dalla polizia giudiziaria

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L'assistenza delle persone offese chiamate a sommarie informazioni dalla polizia giudiziaria.

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DUE EQUIVOCI COMUNI SULL’ART.81 DEL CODICE PENALE: IL REATO CONTINUATO.

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DUE EQUIVOCI COMUNI SULL’ART.81 DEL CODICE PENALE: IL REATO CONTINUATO. Nella stragrande maggioranza dei testi di diritto penale (ad esempio Alessandro Trinci e Sara Farini, Compendio di diritto penale,parte generale, Dike editore,2016) ricorre ormai l’insegnamento consolidato che l’art.81 del Codice penale,consentendo di applicare una pena unica, benché applicabile fino al triplo del massimo di quella prevista per il reato più grave tra quelli accomunati sotto il vincolo della continuazione, al posto del cumulo materiale o cumulo giuridico temperato, rappresenti una previsione di favor rei o mitigatrice dei trattamenti sanzionatori ordinariamente previsti dal Codice Rocco. Tale impostazione si basa su un equivoco di fondo o meglio su un asserto discutibile e molto opinabile, in quanto la scelta di applicare la pena prevista per il reato più grave applicata fino al triplo del massimo porterebbe in genere a risultati draconiani o molto peggiori di quelli relativi ad un semplice cumulo materiale di pene,specie se i reati sono due o non più di tre,mentre solo nel caso di pluralità ulteriori di reati, in genere, l’aumento fino al triplo del massimo della pena prevista per il reato più grave potrebbe diventare una sorta di tetto o “parafulmine” per l’imputato. Nella prassi statistica,comunque, è raro trovare capi di imputazione per più di tre episodi accomunati tutti dal vincolo della continuazione,prevalendo fattori di distanza temporale o di disomogeneità delle fattispecie varie o altri fattori che possono costituire elementi ostativi ad intravvedere ...continua nel mio blog

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Lo studio

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