Pubblicazione legale:
Una recente sentenza del Giudice del Lavoro rischia di minare dalle fondamenta il piano di trasferimento del personale adottato dall’Asl per istituire al “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia il Polo delle nascite, con la contestuale chiusura dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria degli ospedali di Eboli e di Oliveto Citra. Il giudice Belmonte, infatti, ha accolto il ricorso di una puericultrice in servizio ad Oliveto - difesa dall’avvocato Nunziata - che fu trasferita prima temporaneamente e poi definitivamente all’ospedale di Battipaglia, condannando l’Asl anche ad un risarcimento di 4mila euro. Un atto, quello del dg dell’Azienda sanitaria, Squillante, che rischia ora di creare un procedente al quale gli altri medici ed operatori potrebbero appellarsi per annullare il loro trasferimento a Battipaglia.
«Questa sentenza - spiega il segretario della Fisi, Rolando Scotillo - apre una falla nei trasferimenti operati dalla Asl verso Battipaglia». Trasferimenti illegittimi, secondo il sindacato, «anche in considerazione del fatto che la riorganizzazione del servizio ospedaliero neonatologico - con la chiusura anche della ostetricia e Pediatria di Eboli - operata da Squillante è stata fallimentare. Infatti residuando solo il polo di Battipaglia, a seguito del notevole aumento di afflusso di gestanti, puerpere e neonati, l’Ostetricia di Battipaglia è diventata un reparto in cui privacy e qualità delle prestazioni sono voci per lo più assenti mentre i bimbi in età pediatrica vengono sbattuti da un ospedale all'altro senza un percorso serio e di qualità in cui trovare risposte al bisogno di salute».
Fonte: La città di Salerno - leggi l'articolo