Caso legale:
Atleta riscontrato positivo "in competition" ad un ormone steroideo in seguito a controllo antidoping disposto da Nado Italia, ottiene un trattamento sanzionatorio di favore in forza del suo tesseramento con un ente di promozione sportiva. In particolare, l'avv. Rossini, dopo aver ottenuto una riqualifica della condotta da intenzionale a colposa, ottiene l'ulteriore riconoscimento dell'attenuante prevista prevista dal CSA ("atleta ricreazionale"). Nel caso di specie l'atleta, che rischiava 4 anni di squalifica, si è visto ridurre la pena al minimo previsto dal Codice Sportivo Antidoping ovvero sei mesi.
Fonte: Decisione del 22 maggio 2024 (Tribunale Nazionale Antidoping)