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Cambia la casacca per l’elusione fiscale, vince la dottrina sul fronte penalistico. Analisi diacronica dell’abuso del diritto tributario

Scritto da: Giulio Magliano - Giurisprudenza Penale Web




Pubblicazione legale: La teorica dell’abuso del diritto tributario è stata oggetto di una evoluzione lenta ma inesorabile, che ha indotto il nostro legislatore, con la legge delega 23/2014 ed il decreto attuativo della stessa (D.Lgs. 128/2015) a tentare di darne una definizione, attraverso l’introduzione dell’art. 10 bis dello Statuto dei diritti del contribuente. la nozione di abuso del diritto tendenzialmente appiattita sull’elaborazione pretoria e assimilabile ad un genus dell’elusione fiscale, cioè quel comportamento che s’insinua nelle incrinature offerte dall’ordinamento giuridico e si colloca a mezza costa tra l’evasione d’imposta e la lecita pianificazione fiscale, risultando conforme alla forma ma non alla sostanza delle disposizioni tributarie. La riforma, tuttavia, apporta una notevole riorganizzazione della materia tanto sulle modalità d’accertamento che sul riparto dell’onere della prova. Questo, a tacer d’altro, denota una presa di coscienza del legislatore del proprio ruolo nel sistema delle fonti del diritto, evitando che una tematica di siffatto spessore fosse lasciata all’esclusiva interpretazione giurisprudenziale. Di grande importanza, come si dirà, riveste la espressa previsione dell’irrilevanza penale delle condotte classificate come abusive ai sensi dell’art. 10 bis l. 212/2000, tematica che costituisce

Fonte: Giurisprudenza Penale Web



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Giulio Magliano

Avvocato