Caso legale:
Nel febbraio 2021, il Consiglio comunale di Guardavalle è stato sciolto per presunte infiltrazioni mafiose. Ho assunto la difesa dell’amministrazione comunale, convinto che mancassero prove concrete a sostegno di tali accuse. Ho presentato ricorso al Consiglio di Stato, dimostrando che gli affidamenti di appalti erano stati effettuati nel rispetto della normativa antimafia, che non vi erano responsabilità dirette sulla controversa statua di Sant’Agazio e che l’amministrazione operava in piena legalità in tutti i settori.
Il 30 giugno 2022, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso, annullando lo scioglimento e ripristinando il mandato del sindaco e del consiglio comunale. Questo risultato, uno dei pochissimi casi di successo in Italia, è stato possibile grazie a un lavoro approfondito e alla dimostrazione che non vi erano elementi concreti, univoci e rilevanti di collegamenti con la criminalità organizzata. Questo caso rappresenta un importante precedente e conferma l’importanza di difendere la legalità con determinazione e competenza.
Nella giurisprudenza amministrativa, dopo svariati anni, viene affermato un solido principio di diritto: che, ai fini dello scioglimento del Consiglio comunale, sono necessari elementi indicativi di collegamenti con la criminalità organizzata concreti, univoci e rilevanti e tale rigoroso presupposto è richiesto proprio perché il potere governativo di scioglimento è particolarmente incisivo e drastico e va ad intaccare organi che sono espressione della volontà popolare, presidiata da garanzia costituzionale
Fonte: Ansa - clicca quì