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Elezioni comunali valide a Simbario, il Tar respinge ricorso della lista Versace

Resta in carica l’amministrazione di Gennaro Crispo




Caso legale: Nel giugno del 2024, a Simbario, un piccolo comune in provincia di Vibo Valentia, si sono svolte le elezioni comunali che hanno visto l'elezione di Gennaro Crispo a sindaco. Tuttavia, questo risultato è stato contestato dalla lista avversaria guidata da Raffaele Versace, che ha presentato un ricorso al TAR della Calabria. Secondo i ricorrenti, ci sarebbero state irregolarità che avrebbero invalidato il risultato elettorale, motivo per cui chiedevano l'annullamento delle elezioni. Le contestazioni si basavano principalmente su due punti. In primo luogo, si metteva in dubbio la validità di due schede elettorali. Queste schede, infatti, riportavano il segno sulla lista vincente ma anche un voto di preferenza per candidati della lista avversaria. Secondo i ricorrenti, tali schede avrebbero dovuto essere annullate. In secondo luogo, veniva contestata l’ammissione al voto assistito di nove elettori, che i ricorrenti ritenevano non avessero i requisiti previsti dalla normativa elettorale per usufruire di tale assistenza. In qualità di avvocato dell’Amministrazione comunale, il mio compito è stato quello di difendere la legittimità delle elezioni e, di conseguenza, la validità dell’elezione del sindaco Crispo. Ho affrontato il caso con un’analisi approfondita delle contestazioni mosse dalla lista avversaria, verificando la normativa elettorale applicabile e raccogliendo tutti gli elementi utili per dimostrare che le operazioni elettorali si erano svolte in maniera corretta e conforme alla legge. Uno degli aspetti centrali della difesa è stato chiarire il principio secondo cui, nei comuni con meno di 15.000 abitanti, il voto alla lista prevale su quello di preferenza. Questo significa che, se un elettore barra il simbolo di una lista, il voto è considerato valido per quella lista, anche se nello stesso momento esprime una preferenza per un candidato di un’altra lista. È una regola pensata per garantire che la volontà dell’elettore venga rispettata nella sua forma più chiara, e nel nostro caso è stato fondamentale per dimostrare la legittimità delle due schede contestate. Per quanto riguarda il voto assistito, ho dimostrato che i nove elettori in questione erano affetti da patologie che rientravano pienamente nei requisiti previsti dalla normativa elettorale. Le loro difficoltà legate alla vista o agli arti superiori rendevano legittima l’assistenza durante il voto, come previsto dalla legge. Davanti al TAR, ho esposto con chiarezza e determinazione queste argomentazioni, sottolineando come l’intero processo elettorale fosse stato condotto in modo trasparente e rispettoso delle norme. La sentenza del TAR ha confermato le nostre tesi, respingendo il ricorso della lista avversaria e sancendo la piena legittimità dell’elezione di Gennaro Crispo a sindaco di Simbario. Questa decisione non è stata solo una vittoria legale, ma anche un riconoscimento dell’importanza di rispettare la volontà popolare espressa nelle urne. Per me è stato un onore contribuire a garantire la stabilità amministrativa di un comune come Simbario, che ora può proseguire il proprio percorso sotto la guida del sindaco Crispo e della sua amministrazione.

Fonte: Corriere della Calabria - clicca quì



Pubblicato da:


Giuseppe Pitaro

Avvocato Amministrativista