Giuseppina Rendina

Informazioni generali

L'Avv. Giuseppina Rendina si è laureata a 24 anni con 110 e lode presso la facoltà di Giurisprudenza Federico II di Napoli e ha da subito intrapreso la carriera legale. Opera a Caserta e Napoli. Vanta 13 anni di esperienza.

Esperienza

Franchising

L'Avvocato Rendina ha assistito diverse aziende che operano sul territorio italiano nella realizzazione di un progetto franchising, partendo dalla sperimentazione della formula commerciale (obbligo previsto dalla L. 129/2004). Presta supporto nella redazione del contratto di affiliazione "base", contratti con fornitori, contratti di locazioni, e segue il cliente nell'ambito delle trattative che portano all'affiliazione commerciale, offrendo una qualificata assistenza tecnica.

Edilizia ed urbanistica

L'Avv. Rendina ha una approfondita conoscenza delle fonti normative e dei principi generali che regolano il diritto urbanistico (legge urbanistica fondamentale, legge ponte, testo unico dell'edilizia). Fornisce consulenza stragiudiziale nell'ambito dei trasferimenti immobiliari che presentano problematiche di conformità edilizia, affiancata da Architetti e/o geometri di fiducia. Fornisce consulenza giudiziale nel caso in cui le irregolarità urbanistiche dovessero emergere dopo la stipula del preliminare di compravendita o del definitivo ( acquirente "incolpevole").

Diritto assicurativo

Approfondita conoscenza decennale del diritto assicurativo e delle varie tipologie di contratti assicurativi ( RCA;RCT;CAR All Risk;Assicurazione del credito;Tutela giudiziaria;Vita e Previdenza complementare;Malattia e Infortuni;Viaggi e vacanze). Supporto nella scelta della polizza più idonea in relazione al tipo di clientela e alle sue esigenze ( nalisi del testo contrattuale, delle franchigie e delle esclusioni da copertura copertura assicurativa). Grande capacità di contrattazione nella gestione di un sinistro sia in fase stragiudiziale che giudiziale, con una percentuale di sinistri chiusi in fase stragiudiziale pari al 90%.

Altre categorie

Incidenti stradali, Malasanità e responsabilità medica, Diritto civile, Separazione, Divorzio, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto tributario, Previdenza.

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Ottenuto risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale pari ad euro 560.000

Proposta transattiva del Giudice di SMCV- Giudizio di merito post Atp che ha accertato nesso causale

Il Tribunale di Smcv ha accolto la richiesta difensiva di procedere alla formulazione di proposta transattiva ai sensi dell'art. 185 cpc. Il giudizio di merito, che è stato incardinato dai parenti della defunta, dopo un giudizio di Atp (accertamento tecnico preventivo) che aveva stabilito il nesso causale tra la condotta omissiva dei medici dell'Azienda Ospedaliera e il decesso della paziente, si è concluso con un accordo, accettato da tutte le parti in causa, che ha accelerato di molto l'ottenimento del ristoro economico.

Sentenza giudiziaria

Ottenuto risarcimento per danno da perdita di chance e danno biologico con incremento per sofferenza soggettiva e personalizzazione.

Sentenza del 03.02.2025 emessa dal Tribunale di Pescara.

Il Tribunale di Pescara ha accolto tutte le istanze della sottoscritta riconoscendo non solo il danno biologico nella misura del 40% ma anche l'incremento per sofferenza soggettiva nella misura del +50% e la personalizzazione nella misura del 20%. Inoltre ha accolto la richiesta del danno da perdita di chance, avendo l'attore allegato e provato l'esistenza della possibilità perduta di vittoria di due concorsi in Marina e Aeronautica (cui non aveva più potuto partecipare a causa della degenza in ospedale).

Caso legale seguito

Recesso da contratto preliminare di immobile privo di licenza edilizia.

Condanna al pagamento del doppio della caparra.

Su mandato di un promissario acquirente,l'Avv. Rendina ha agito in giudizio contro i promittenti la vendita poichè, dopo la stipula del preliminare che aveva previsto il pagamento di una caparra confirmatoria, la Banca cui l'acquirente aveva chiesto il mutuo lo aveva negato in quanto, in sede di perizia, erano emerse gravi irregolarità urbanistiche che lo rendevano privo di conformità. Il Giudice ha accolto tutte le richieste e ha condannato i promissari venditori al pagamento del doppio della caparra confirmatoria.